CITAZIONE (Ned112 @ 30/9/2011, 23:30)
Il Gasp ha la colpa dell'ostinazione ad un modulo di gioco non adatto
Noto che all'epoca non conoscevate il personaggio...
Purtroppo il mondo del calcio in Italia non e' raccontato da giornalisti competenti ed appena si esce dal seminato dei grandi club le sciocchezze giornalistiche si sprecano.
Cosi' magari qualcuno si aspettava il gioco offensivo, l'attenzione verso i giocatori, la flessibilita' nel modulo etc...
Persino in un post precedente ci si chiede del perche' Lucio sia andato improvvisamente a fare l'attaccante aggiunto... tranquilli spedire il difensore centrale all'attacco quando si perde e' un cavallo di battaglia del Gasp tipico del suo non saper piu' che pesci pigliare quando il suo modulo non funziona.
Nei suoi anni a Genova, e purtroppo anche ora che ci e' tornato dopo aver fatto disastri a Milano ed a Palermo, abbiamo toccato con mano i suoi limiti. Purtroppo non e' mai cambiato ne' migliorato sotto questi aspetti e non credo che lo fara' mai.
I limiti, in breve sono:
Il modulo e' unico, si scrive 3-4-3 ma in realta e' un 5-4-1 o talvolta un 5-3-1-1 in quanto a volte si concede il lusso di un esterno sx piu' offensivo.
La squadra e' spalmata sulle fasce, i due centrocampisti centrali devono cantare e portare la croce in perenne inferiorita' numerica (gli avversari ringraziano, bucano il centrocampo e si presentano palla al piede all-1 contro 1 con i difensori). Il Centravanti e' abbandonato solo contro tutti, per non fallire deve essere in grado di fare reparto da solo e saper portare palla e sgroppare.
Se in squadra ci sono giocatori, anche forti, ma che non rientrano nel suo modulo (es un trequartista, un'ala pura, un centrocampista che gioca davanti alla difesa) sono fottuti a meno di non adattarsi ad altri ruoli. (Chiedere a Di Vaio ed a Palacio che facevano l'ala e non segnavano mai dovendo tornare fino alla propria trequarti, poi andati in altri lidi o partito lui, riportati nel loro ruolo, segnavano a raffica...).
Non si viene incontro a nessun giocatore per cercare di farlo rendere al meglio e' lui che si deve adattare.
Non importa la composizione della rosa, il modulo e' quello, anche se avesse per esempio tre attaccanti fortissimi ne gioca solo uno. Al massimo un'altro puo' fare l'ala sinistra (chiedere a Crespo per esempio...
messo all'ala sinistra...
)
Le sostituzioni se le cose vanno bene avvengono tra giocatori dello stesso ruolo, generalmente si cambiano i due esterni alti.
Se le cose vanno male ed e' necessario cambiare qualcosa incominciano le mosse a casaccio.
Per recuperare una situazione compromessa si puo' anche cambiare modulo e passare al 4-4-2 (se non ci sono cambi va il difensore centrale in piu' all'attacco...) ma se si pareggia (anche se si stava giocando bene) si torna subito al 3-4-3 anche se si stava facendo pena con quel modulo.
Visto che il suo modulo disperde i giocatori in modo non omogeneo e' necessaria molta corsa per tenere insieme la squadra cosi' come molti falli per tappare i buchi. Percio' si incorre in numerosi cartellini e cocenti sconfitte se la squadra non e' in piena forma.
Se i giocatori obbediscono tutto bene, se (tanto peggio se forti del loro palmares) hanno obiezioni comincia l'ostracismo (anche a costo di tagliarsi il pisello per far dispetto alla moglie...)
Incapacita' totale di gestire il turn-over ed i molti impegni ravvicinati (questo perche' e' monolitico nel modulo e nell'approccio alle gare). Grazie a questa sua dote, nella sua gestione stavamo perdendo la serie A per un punto ed abbiamo perso la champions per un punto, cosi' come andare oltre al secondo turno di coppa italia era una chimera. Tutto perche' magari schierava la miglior formazione contro l'inter fuori casa (perdendola ovviamente) per fare poi turn-over con il Chievo in casa (perdendo di nuovo... tutto molto logico...).
Ovviamente ha anche lati positivi:
Fa rendere al meglio i mediocri ed i giocatori di gamba che obbediscono ai suoi dettami ed al suo modulo.
ha un'idea di gioco ben precisa (solo una ma e' sempre meglio dei tanti che non ne hanno nessuna)
Cerca di insegnare calcio (anche se solo la sua idea di calcio)
E' un allenatore preparato
Da questo specchietto si puo' ben capire come Gasperini sia un allenatore valido per i club medio-piccoli dove puo' anche avere voce in capitolo nella scelta dei giocatori. e dove nessuno si adombra se un obbiettivo importante viene mancato perche' si sono sprecati banalmente punti strada facendo o se un giocatore magari strapagato viene sotto-utilizzato. Ma attenzione, se preso non dall'inizio del campionato, puo' ritrovarsi con una rosa non adatta al suo modulo e fare danni anche in una medio-piccola (chiedere al Palermo ed a Miccoli...).
E si puo' anche ben capire il perche' del clamoroso fallimento nel grande club dove TUTTI i giocatori hanno palmares e NESSUNO e' intenzionato a rivedere il suo ruolo in campo od a stare fuori perche' glielo dice l'ex allenatore di Genoa e Cosenza (e che ha avuto l'apice della sua carriera da giocatore nel Pescara...). Dove il turnover e gli impegni ravvicinati sono la regola. Dove gli obiettivi da raggiungere sono fondamentali e dove tutti i giocatori sono strapagati e quindi giubilare uno Snajder e' un duro colpo...