Nicolas Anelka, - Francia

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miDnait
CAT_IMG Posted on 21/8/2010, 23:32     +1   -1




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Nicolas Sebastien Anelka (Versailles, 14 marzo 1979) è un calciatore francese, attaccante del Chelsea.
Ha assunto il nome islamico di Abdul-Salam Bilal da quando si è convertito all'Islam.

Caratteristiche tecniche
Attaccante dotato di grande ritmo e finalizzazione sotto porta, gioca prevalentemente da seconda punta di movimento a supporto di un centravanti ma può essere impiegato in tutti i ruoli dell' attacco; tuttavia non è raro vederlo partire da lontano agendo sulla linea dei centrocampisti e sacrificandosi nel lavoro di copertura . L' allenatore Carlo Ancelotti lo definisce una seconda punta rapida che si integra alla perfezione con il più possente Didier Drogba. Ancelotti lo dipinge inoltre come un attaccante completo: lo descrive come un eccellente finalizzatore che si muove molto bene sul campo, dotato di buona elevazione e con grandi qualità tecniche. Lo stesso Anelka, in un' intervista rilasciata al sito ufficiale del Chelsea il 19 Agosto 2010, ha spiegato come al Chelsea sia maturato come giocatore abbandonando con il tempo il ruolo di attaccante puro per diventare un attaccante di supporto a cui piace giocare in libertà svariando a sinistra, a destra o dietro al centravanti principale.

Carriera
L'approdo al Chelsea
Il 30 agosto 2007 annuncia di aver firmato il prolungamento del contratto con il Bolton fino al 2011, ma l'11 gennaio 2008 fu reso noto che il cartellino del giocatore era stato acquistato per una cifra vicina ai 15 milioni di sterline dal Chelsea, club con il quale firmò un contratto quadriennale . Anelka debuttò il giorno dopo contro il Tottenham Hotspur e segnò i primi gol con la nuova maglia in FA Cup contro il Wigan Athletic due settimane più tardi.

Nella notte tra il 21 e il 22 maggio 2008, a Mosca, nel corso della finale di Champions League, Anelka è insieme al compagno John Terry uno dei due giocatori a sbagliare il proprio calcio di rigore, risultando decisivo per l'assegnazione del trofeo al Manchester United.

Nella stagione 2008-2009, a causa dell'infortunio di Didier Drogba[senza fonte], Anelka è stato utilizzato con maggiore continuità riuscendo ad ottenere il titolo di capocannoniere della Premier League con 19 reti, giungendo davanti a calciatori quali Cristiano Ronaldo, Steven Gerrard e Robinho.

Nella stagione 2009-2010, con l' arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina londinese, contribuirà alla vittoria della Premier League e della FA Cup con 17 gol complessivi nelle due manifestazioni.

Il 24 giugno 2010 rinnova il suo contratto con il Chelsea fino al 2012.

Nazionale
Anelka con la maglia della Nazionale francese.Gioca con la nazionale giovanile francese ai mondiali di calcio nel 1997, poi, nel 1998, debutta nella Nazionale maggiore il 21 aprile contro la Svezia.
Non partecipa a Francia '98 ma entra a far parte della rosa per Euro 2000 e per la Confederations Cup 2001.
Dal 2002 al 2005 Anelka non viene mai schierato in nazionale a causa di dissapori con Roger Lemerre e Jacques Santini[senza fonte] ma con l'avvento sulla panchina francese di Raymond Domenech ritorna a vestire la maglia dei bleus, seppur per una serie di amichevoli.
Nel 2006 non viene inserito nella lista dei 23 convocati da Domenech per i Mondiali di Germania neanche quando Djibril Cissè è costretto a dare forfait a causa di un infortuni, l'allenatore francese preferisce convocare il giocatore del Lione Sidney Govou.
Nelle partite di qualificazione ad Euro 2008 viene inserito nuovamente nel giro della Nazionale, partendo spesso come titolare. Viene anche inserito nella lista dei convocati della Francia per Euro 2008.
È presente nella lista dei 23 convocati da Domenech per il Mondiale 2010 in Sud Africa; lista dalla quale sarà epurato all'indomani della sfida contro il Messico (persa con il risultato di 0-2), ufficialmente per delle offese al CT Domenech.

Dopo i mondiali la commissione disciplinare della FFF ha squalificato il giocatore per 18 partite della nazionale, in seguito al suo comportamento in occasione degli stessi.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Nicolas_Anelka

Edited by miDnait - 22/8/2010, 19:04
 
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CAT_IMG Posted on 22/8/2010, 02:33     +1   -1

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e pensare che anelka ai tempi dell'arsenal e del real veniva considerato come un giocatore fumoso e come una promessa mai esplosa...
 
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CAT_IMG Posted on 22/8/2010, 10:55     +1   -1


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ha a vuto bisogno di molto empo per maturare...soprattutto di carattere...ma come potenziale è stato uno dei primi a racchiudere le caratteristiche dell'attacante "moderno" : veloce, tecnico e con un gran fisico
 
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CAT_IMG Posted on 3/9/2010, 20:24     +1   -1

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buonissimo giocatore ma in partita da "guerra" non l'ho mai visto farsi valere, è un giocatore "soft" per certi versi, certamente per il gioco di Ancelotti nel suo Chelsea è utilissimo
 
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zar_ucraino
CAT_IMG Posted on 14/1/2011, 21:50     +1   -1




a me è sempre piaciuto, perchè dotato di un fisico esplosivo e di buona visione del gol.
Il Chelsea fa bene a tenerselo.
 
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zar_ucraino
CAT_IMG Posted on 25/2/2011, 19:02     +1   -1




decisivo l'altra sera contro il Copenhagen...
 
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zar_ucraino
CAT_IMG Posted on 12/12/2011, 16:27     +1   -1




Lascia il Chelsea e andrà a giocare in Cina.

Anelka in Cina, accordo con Shanghai

 
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N-Road
CAT_IMG Posted on 13/12/2011, 07:31     +1   -1




Beato lui, 3 anni di contratto e si sistema per tutta la vita. Ormai, a 32 anni, per la carriera sportiva nel 99% dei casi quel che è fatto è fatto.
 
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zar_ucraino
CAT_IMG Posted on 13/12/2011, 15:48     +1   -1




eh si, ormai ha dato tutto....
A me ha sempre fatto un'impressione positiva.
 
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CAT_IMG Posted on 12/6/2021, 12:45     +1   -1

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Anelka non era un giocatore da ridere



Risulta curioso come un signore così prudente come Wenger abbia lavorato con una nomina così ampia di giovani pittoreschi. Arshavin, Bendtner o Adebayor i più recenti. Anelka fu uno dei primi.
La vita calcistica di Anelka nasce a Clairefontaine, il centro di allenamento dei migliori giocatori della regione dell’Île-de-France; Luogo dove si formarono gente come Matuidi, Gallas, Saha, Diaby e soprattutto “Titi” Henry.
Presto richiamò l’attenzione del Paris Saint Germain di Luis Fernandez e con soli 16 anni fece il suo debutto in Ligue 1 contro l’AS Monaco, però quel campionato non poteva mantenere per molto tempo ad un ragazzino dai mezzi così importanti: 1.85 di altezza, velocità indiavolata, sangue freddo davanti al portiere e perfino un tocco d’arte trattando la palla. Con il mondo di quell’epoca cercando il nuovo Ronaldo, Arsene anticipò gli altri e se lo portò a Londra per essere la riserva di Ian Wright. L’acquisto fu indovinato totalmente.

Lo stile di gioco dell’Arsenal potenziava il meglio di Anelka

Nicolas si incastrò alla perfezione in quell’Arsenal così lontano nel tempo di cui poco rimane oggi. Non era lo squadrone invincibile che più avanti si sarebbe riunito, però si che condivideva quei tratti caratteristici che forse oggi si ricordano con troppa confusione: I migliori gunners di quegli anni furono una squadra di gran livello fisico e difensivo, disegnando le transizioni difesa-attacco più belle di quegli anni. Sapevano anche abbattere catenacci se toccava loro però splendevano soprattutto con durezza e rapidità in contropiede con rapidi passaggi allo spazio. E Anelka era magistrale correndo negli spazi liberi e realizzando davanti al portiere. Serva d’esempio il suo gol nella finale della FA Cup del 1998.

Il suo addio all’Arsenal derivò nella coppia Bergkamp-Henry.

Nella stagione 98-99, con 19 anni, è titolare e terminò come secondo massimo goleador della Premier League. Il Real Madrid si interessò a lui che litigò con Wenger e il resto è storia nota. Fortunatamente per il calcio Wenger conobbe Henry e si tolse l’amaro sulla bocca nella miglior maniera: Riunendolo con Dennis Bergkamp. Milioni di bambini di tutto il mondo in quel periodo divennero dei gunners, per sempre.

Anelka aveva bisogno di Morientes

Ad Anelka non gli andò alla stessa maniera. Difatti se vogliamo Wenger è protagonista di un'altra lista a che lo riguarda. Quella delle grandi promesse che con lui sognavano il firmamento mondiale e nel club successivo non riuscirono mai ad arrivare ad avere lo stesso livello di gioco. Al di là di tutte le vicende extrasportive, che inutile ingannarci furono il detonante principale del suo cattivo rendimento in Spagna, lo si vide ancora immaturo per aprire le difese chiuse agendo da attaccante centrale e solo giocando titolare assieme a Morientes con quest’ultimo nel ruolo di vero numero 9, riuscì a mostrare il suo potenziale. Prima di andarsene, questo si, realizzò due grandi gol al Bayern Monaco in semifinale che divennero poi l’ottava Champions League per il Real Madrid.

La Premier League sarà per sempre identificato come il campionato della sua carriera

Madrid spense tutte e due le fiamme, quella dell’inventato super crack megastellare e quella del potenziale grande attaccante che in realtà esisteva davvero in lui. La sua successiva esperienza a Parigi non ebbe senso e meno male che arrivò la Premier a salvarlo, soprattutto nel Manchester City prima degli sceicchi. Si esibì. Nei forum dei tifosi degli skyblue non c’era giorno dove qualcuno non dibattesse se Anelka o Kinkladze era il re moderno del loro club. Come cambia la vita.

Nel Chelsea mostrò il suo miglior gioco

In qualsiasi caso, sebbene in termini folkloristici le sue esperienze in Turchia, Cina e nella Juventus sono le più menzionabili, il suo apporto più sostanzioso lo diede nel Chelsea. Si credeva che fosse arrivato ormai già “scaduto” ma quello che invece mostrò fu la maturità che prima non aveva. Nel suo primo anno completo ai blues ottenne il titolo di capocannoniere, il Premier League Golden Boot e nel secondo, con Ancelotti e condividendo il campo con Drogba, giocò come mai aveva fatto prima. Esibì un gioco tra le linee e una capacità come passatore che confermò quello che sicuramente Wenger vide un tempo: Era fortissimo.

Alla fine ha accumulato un palmares davvero invidiabile

Anelka non ha mai aspirato ad essere il top e nemmeno è riuscito a diventare quello che sarebbe potuto essere, però ci ha lasciato storie da raccontare. Meritava la pena. Ha lasciato il calcio con 1 titolo di capocannoniere, 2 presenze nella squadra ideale della Premier, 4 campionati vinti, 3 coppe nazionali, 1 Europeo e 1 Champions League. Non male. Non è stato un giocatore da ridere.

Traduzione testo: www.ecosdelbalon.com/.../nicolas-anelka-biografia.../
 
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