Nome: Anthony Partipilo
Ruolo: Centrocampista offensivo/Attaccante
Data di nascita: 27 ottobre 1994
Luogo di nascita: Bari (Italia)
Nazionalità: Italiana
Altezza e peso: 177 cm per 76 kg
Piede preferito: Sinistro
Club di appartenenza: AS Bari
Carriera: Bari Allievi Nazionali (Stagione 2010-2011, 28 presenze e 11 reti), Bari Primavera (Stagione 2010-2011, 2 presenze; stagione 2011-2012, 19 presenze e 8 reti) - Dati aggiornati al 20 marzo 2012
Il punto che sabato pomeriggio il Bari di Federico Giampaolo ha meritatamente strappato sul campo del Lecce nel sentitissimo derby dell'ottava giornata di ritorno del campionato Primavera ha rappresentato un altro segnale incoraggiante per una squadra biancorossa che dopo un avvio di stagione particolarmente complicato sembra finalmente essersi rimessa in carreggiata e si è faticosamente issata fino al nono posto in classifica; e tra gli artefici più brillanti della risalita è d'obbligo la citazione per Anthony Partipilo, uno di quei ragazzi che in un momento storico di certo non felice per il Bari, angustiato dai guai societari e risucchiato nel vortice del calcio scommesse, costituiscono senza dubbio il maggiore motivo di soddisfazione nel presente ma soprattutto la prima pietra sulla quale sperare di edificare un diverso futuro. Anthony ha messo il suo zampino anche nel derby con lo splendido gol del vantaggio biancorosso, l'ottavo sigillo di una stagione che l'aveva già visto andare a segno contro Gubbio, Crotone e Palermo nel girone di andata, poi contro Pescara, Nocerina, ancora Gubbio e ancora Palermo in quello di ritorno, impreziosendo il considerevole bottino con due assist vincenti; le sue reti con la maglia della Primavera si aggiungono alle undici che aveva realizzato nella scorsa stagione con gli Allievi Nazionali, numeri sicuramente di un certo rilievo in considerazione del fatto che non parliamo di un attaccante d'area.
Partipilo, nato nel 1994 a Bari nel quartiere San Girolamo e puro prodotto del vivaio biancorosso, è infatti un esterno offensivo in grado di giocare indifferentemente sulle due fasce, e può essere impiegato sia da esterno di centrocampo in un 4-4-2 - come più frequentemente avviene nel Bari di Giampaolo, dove parte dalla destra - sia da attaccante esterno destro o sinistro in un 4-2-3-1 o in un 4-3-3; in fase offensiva predilige ricevere palla in posizione molto larga e tagliare centralmente il campo puntando l'avversario, per poi tentare la conclusione o cercare il compagno con un passaggio in verticale. Mancino, struttura morfologica longilinea, è abile nel dribbling e dotato di ottima tecnica individuale, ma ha anche forza, agilità e corsa che unite alla visione di gioco, alla duttilità ed alla capacità di tirare i calci piazzati ne fanno un giocatore completo. Molto generoso in campo, dimostra di saper mantenere una concentrazione costante nel corso dei novanta minuti, e i suoi margini di miglioramento riguardano piuttosto la gestione degli sforzi nell'arco della gara, come sottolinea anche chi lo conosce molto bene: "A volte proprio la sua generosità e la sua voglia di far bene subito lo portano a strafare, deve imparare a dosare meglio le energie, ma è un ragazzo che ha il potenziale tecnico, atletico e mentale per giocare in Serie A. La sua forza esplosiva e la sua progressione sono eccezionali", è il parere dell'agente di Anthony, l'avvocato Giacomo Luisi, titolare dello studio LSL- Luisi Sports Law and Management che ha recentemente allargato il suo raggio d'azione ai più interessanti prospetti del panorama internazionale ma ha tuttora un occhio di riguardo per i talenti nostrani, come dimostrano gli esempi di Giovambattista Catalano, trequartista della Primavera del Cagliari e altro 1994 da tenere d'occhio, o dei due classe 1993 Mauro Marotta, difensore, e Mattia Gagliardi, attaccante, compagni di Partipilo nella Primavera biancorossa.
Impegnato parallelamente negli studi da privatista per conseguire il diploma, descritto come serio, equilibrato, costante negli allenamenti, Partipilo è tenuto d'occhio dagli osservatori dell'Under 18 di Alberigo Evani e si è già allenato in più di una circostanza con il gruppo di Torrente, al quale è stato ufficialmente aggregato per la prima volta il 7 marzo scorso in occasione dell'amichevole organizzata per il centenario del Brindisi, senza tuttavia aver modo di scendere in campo. Difficile immaginare che in un contesto come quello attuale il ragazzo possa a breve termine essere gettato nella mischia con i grandi, rischiando di bruciarsi, ma visti i costanti progressi e la maturità che sta dimostrando non è da escludere che, nel caso di un finale di campionato tranquillo, possa cominciare ad assaporare l'atmosfera della prima squadra già in questa stagione. E se non è mai semplice prevedere le possibilità di riuscita nel calcio che conta di un giocatore che si esprime bene a livello giovanile, perché sono troppe le variabili che entrano in gioco, quello che è certo è che a Partipilo non mancano nè le doti naturali nè la determinazione necessarie per raggiungere i suoi obiettivi, come emerge dalla nostra breve chiacchierata che delinea l'immagine di un ragazzo con le idee molto chiare.
Anthony, complimenti per il gol di sabato...lo consideri il più bello segnato finora?Sì, senza dubbio! Sono molto affezionato anche al gol che ho segnato al Gubbio all'andata perché è stato il mio primo gol con la maglia della Primavera del Bari, ma farne uno in un derby è una sensazione particolare che non può essere paragonata a nessun'altra.Facciamo un piccolo passo indietro, raccontami come hai iniziato.Pensa che tutto è cominciato a scuola, quando la mia maestra per caso mi vide giocare: fu lei stessa a convincere mia madre ad iscrivermi alla scuola calcio! Così a sei anni mi ritrovai alla Bari Adriatico, dove un anno dopo il Bari notò me ed i miei attuali compagni di Primavera Di Noia e Magistro, proponendoci un provino: andò bene e da lì iniziò la mia avventura nelle giovanili biancorosse.Uno dei tuoi pregi è la duttilità, ma c'è un ruolo nel quale ti senti maggiormente a tuo agio?Amo molto sia la posizione di esterno destro, dalla quale posso accentrarmi e andare al tiro, sia quella di trequartista, perchè mi piace servire assist ai compagni.A tuo parere qual è la tua migliore qualità e quale invece l'aspetto nel quale pensi di dover fare maggiori progressi?Il mio punto di forza è sicuramente la tecnica. Per quanto riguarda le cose in cui devo migliorare, direi soprattutto che devo essere più aggressivo e gestirmi meglio in campo.C'è un giocatore in particolare a cui ti ispiri?Non voglio fare i soliti nomi. Preferisco scegliere un giocatore del Bari e dico Fernando Forestieri.Ti sei posto un obiettivo concreto per questa stagione?Sí, per quest'anno mi sono posto come obiettivo l'esordio in prima squadra: anche riuscire ad andare qualche volta in panchina sarebbe già una grandissima soddisfazione.E qual è invece il tuo sogno calcistico? In futuro ti piacerebbe indossare una maglia in particolare?Ho una certa simpatia per l'Inter, è vero, ma se mi chiedi qual è il mio sogno più grande, ti rispondo senza esitare: giocare al S.Nicola con la maglia del Bari, di cui sono da sempre tifoso. E naturalmente la maglia azzurra: anche soltanto avere la possibilità di vestire quella dell'Under 18 sarebbe per me un'emozione indescrivibile".Isabella Rubens per Generazione di Talenti
l'articolo nel blog di GT:
www.generazioneditalenti.com/2012/0...994-italia.html
