nome:
EMANUELEcognome:
ROVINIdata di nascita: 20 febbraio 1995
luogo di nascita: Marina di Cecina [Livorno,Toscana - ITALIA]
ruolo: Trequartista/seconda punta
piede preferito: sinistro
Altezza: 170 cm
peso: 66 kg
Squadra attuale:
EMPOLI FC (Allievi Nazionali, Girone E)
Numero di maglia # 10
Dopo esserci occupati qualche tempo fa del capitano
Daniele Rugani (con la fascia sul braccio anche nell’amichevole al ‘Giuseppe Capozza’ di Casarano tra le Under 17 di Italia e Irlanda di tre giorni fa, vinta dagli azzurrini 1-0 grazie al gol dello juventino Stefano Padovan su assist del cagliaritano Marco Piredda), torniamo a far visita all’ottima compagine dell’Empoli Allievi Nazionali 2010-2011, concentrandoci stavolta su uno dei più piccoli in assoluto, sia nell’età che nell’altezza, ma allo stesso tempo tra i più talentuosi dell’ennesima covata toscana.
Stiamo parlando di Emanuele Rovini (
nella foto, con Ludovico Gargiulo), trequartista dal piede morbido e il tocco felpato, dotato di un bagaglio tecnico discretamente assortito. Il “Rovo” milita come fuori-quota nella formazione, uno dei tre ragazzi del 1995 a disposizione di mister Martino Melis tra tanti classe’94; gli altri due sono il difensore Matteo Bachini e l’attaccante
Diego Frugoli.
Nato a Marina di Cecina il 20 febbraio 1995, il mancino Emanuele è approdato da tre stagioni (estate 2007) nel fertile vivaio empolese, dopo essersi messo in mostra con la Polisportiva Palazzaccio di via Montanara, là nel popoloso comune natio che sorge nella provincia di Livorno, dove un certo Dante Alighieri individuò il confine settentrionale della Maremma. Protagonista sin da subito con la maglia azzurra sulle spalle e da piccolo “profeta in patria”, dato che l’anno successivo al suo arrivo riuscì a siglare il gol decisivo nel sentito derby contro il Livorno, regalando alla sua nuova squadra la ‘Coppa Ciclamino 2008’ nella finale disputata proprio allo ‘Stadio Comunale Loris Rossetti’ di Cecina.
Diventato un piccolo beniamino in ambito locale, l’anno scorso ha militato nei Giovanissimi Nazionali dell’Empoli, evidenziando una innata leadership tra i coetanei che gli è valsa spesso la fascia da capitano. I ragazzini terribili di coach Mario Cecchi si sono rivelati un autentico rullo compressore nel Gruppo D, e nonostante l’importanza di alcuni avversari: imbattuti sino all’ultima giornata del 2 maggio 2010, quando hanno ceduto in casa del Parma 0-2 (dopo aver vinto nettamente all’andata per 3-0), con un notevole bottino di venticinque vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta si sono issati sino al vertice della graduatoria ex-aequo con i “cugini” della Fiorentina (79 punti per entrambe), ma il punto di penalizzazione con cui sono partiti li ha relegati al secondo posto finale. Ad ogni modo, gli Azzurri sono stati di gran lunga il miglior attacco e la difesa meno perforata del girone (87 gol fatti, appena 11 subiti), trascinati proprio dal’affiatatissima coppia offensiva Frugoli-Rovini in prestazioni memorabili come i 7-0 rifilati a Giacomense e Prato (regolate nel return-match con punteggi altrettanto sonori: 6-0 e 4-0), il 5-0 sul campo del Sassuolo e i vari 4-0 inflitti a Carrarese, Lucchese e Modena, giusto la settimana susseguente all’altro 6-0 con cui è stata affossata l’Esperia Viareggio.
Una sfolgorante macchina da gol, qualificata con pieno merito per la fase ad eliminazione diretta, dove ha dato ampio sfoggio delle sue qualità, soprattutto dal punto di vista mentale: nei sedicesimi di finale, l’Empoli ha pagato clamorosamente una giornata storta, perdendo 0-3 sul campo della Cavese, prima di scatenarsi nella gara di ritorno casalinga con una super-rimonta, un 4-0 firmato dalle doppiette dei soliti Rovini e Frugoli e proprio mentre i campani si sentivano ormai sicuri dell’accesso al turno successivo. Altra esaltante ‘remontada’ negli ottavi contro l’Atalanta, brava ad imporsi 2-0 al ‘Comunale’ di Pagazzano il 23 maggio, ma impotente sette giorni dopo sotto i colpi di Bachini e Matteo Brumat, autori della prima e della terza rete nella gara al ‘Centro Sportivo Monteboro’, terminata 3-0 per gli empolesi. Di chi è la firma del momentaneo 2-0, che ha portato le due compagini ai tempi supplementari? Emanuele Rovini, naturalmente.
Sfortunata, invece, la Final Eight disputata a Chianciano Terme (12-17 giugno 2010):
inseriti nel difficile Girone 2, i talentini empolesi hanno superato senza problemi i pari-età del Livorno con un convincente 3-1 (squillo di Federico Cacciapuoti al 20’ e doppietta realizzata in dodici minuti da Ludovico Gargiulo), prima di arrendersi alla maggior profondità d’organico delle milanesi Inter (1-2: stavolta una rimonta subita, in seguito all’illusorio gol di Roberto Silvestri ad inizio match) e Milan (stesso punteggio, inutile la firma di Frugoli). I nerazzurri si sono dunque confermati l’autentica bestia nera dei toscani, dato che già nella stagione precedente si erano aggiudicati la Finale-Scudetto 2008-2009 Inter-Empoli 1-0, grazie alla rete di Yago Del Piero nel secondo tempo supplementare. Per la cronaca, in questo caso sono stati i rossoneri a meritarsi l’ultimo atto, conquistando lo scudetto di categoria a ben diciotto anni di distanza dall’ultima volta e schiantando 3-0 la Roma allenata da… Vincenzo Montella, giusto per chiudere il cerchio con uno dei migliori prodotti del vivaio nella storia dell’Empoli Football Club.
Emanuele ha dovuto superare un brutto infortunio alla tibia, ma quest’anno è comunque riuscito a ritagliarsi un suo spazio negli Allievi. Oltre al bel percorso intrapreso nel Girone E (attuale primo posto solitario, con quattordici vittorie, un pareggio ed una sconfitta nelle prime sedici giornate), un mese fa i ragazzi di Melis hanno vinto il 1° ‘Memorial Luciani’ al ‘Comunale Valle Anzuca’ di Francavilla Al Mare (Abruzzo), superando in finale il Siena 2-1 (Lorenzo Tempesti su rigore e Marco Bencini, vano il momentaneo pareggio di Camilli) dopo aver eliminato nel Girone A Pescara e Genoa.
La prima convocazione in
NAZIONALEdi Rovini è arrivata nel maggio 2009 ('Torneo Giovani Speranze'), per un raduno a Coverciano e grazie al CT Antonio Rocca, che lo ha selezionato anche nel novembre scorso tra i prospetti più promettenti del panorama calcistico dello Stivale. Lo scorso dicembre (dal lunedì 27 a giovedì 30), Emanuele ha fatto parte dell’Under-16 nel tradizionale ‘Torneo Giovanile di Natale’, classico appuntamento conclusivo per le attività agonistiche di tutte le formazioni italiane.
Le sue convincenti esibizioni hanno persuaso Rocca a confermarlo nell’Italia Under 16 volata in Portogallo per disputare il
Torneio da Federação Holandesa - Algarve (4-8 febbraio 2011). Un esordio internazionale che ha lasciato tutti a bocca aperta: tre gol in tre partite, prestazioni di gran livello tecnico e una disarmante nonchalance emotiva nel porsi come trascinatore degli ‘Azzurrini’, con la fascia da capitano al braccio ed il piglio del leader sul rettangolo verde. Emanuele si è fatto notare sin dal primo match, colpendo una traversa nel primo tempo e sbloccando poi il risultato contro Israele con uno splendido tiro al volo che si è insaccato all’incrocio dei pali al decimo minuto della ripresa, prima che una punizione dal limite trasformata dal coetaneo Leonardo Capezzi (Fiorentina) sancisse il definitivo 2-0. Ancora meglio nella partita successiva: all’Estádio da Bela Vista di Parchal, ha tagliato le gambe dei campioni uscenti e padroni di casa del Portogallo con una doppietta e l’assist illuminante per il compagno Edoardo Ronca (difensore del Chievo Verona autore del primo gol al venticinquesimo minuto), rendendo futile la doppia realizzazione dell’avversario/omologo nel ruolo João Gomes al 30’ e al 93’. Purtroppo, un’inopinata rete subita negli scampoli di recupero è stata invece decisiva nell’ultima partita contro l’Olanda, che è riuscita a pareggiare 1-1 e ad aggiudicarsi il trofeo per differenza-reti malgrado la splendida firma di Marco Di Benedetto (Pescara) nel primo quarto d’ora della gara e la “solita” traversa colta da Emanuele Rovini, che poteva chiudere i conti al quarantesimo.
Un secondo posto finale dal retrogusto un po’ amaro, specie per le circostanze fatali in cui è maturato, ma che ha proposto all’attenzione generale un gruppo di talenti nati nel 1995 (con due classe’96:
Vittorio Parigini e
Francesco Di Mariano, il fantasista autore di una tripletta due mesi fa in Lecce-Palermo 3-0, categoria Giovanissimi, arrivato quest'estate in Salento dopo essersi formato nella scuola calcio fondata da Totò Schillaci, spiritato eroe nelle indimenticabili “Notti Magiche” di un ventennio fa) dal buon potenziale. Ecco i ragazzi di Antonio Rocca:
SIMONE PERILLI (Roma) - 1995
LUCA SAVELLONI (Delfino Pescara) - 1995
LUCA BARLOCCO (Atalanta) - 1995
MICHELE CORTINOVIS (Albinoleffe) - 1995
ALESSANDRO BUSINARO (Inter) - 1995
DARIO DEL FABRO (Cagliari) - 1995
ALESSIO ROMAGNOLI (Roma) - 1995
EDOARDO RONCA (Chievo) - 1995
ERIK AMEDEO BALLARDINI (Cesena) - 1995
LEONARDO CAPEZZI (Fiorentina) - 1995
MARCO DI BENEDETTO (Delfino Pescara) - 1995
FRANCESCO DI MARIANO (Lecce) - 1996
FEDERICO MATTIELLO (Juventus) - 1995
DAVIDE MOREO (Inter) - 1995
MATTIA ARAMU (Torino) - 1995
VITTORIO PARIGINI (Torino) - 1996
ANDREA PETAGNA (Milan) - 1995
EMANUELE ROVINI (Empoli) – 1995Segnatevi soprattutto l’ultimo nome in lista, ne sentiremo ancora parlare…
FONTE: Marco Oliva -
www.generazioneditalenti.com/2011/0...995-italia.htmlhttp://futbolandiadreamin.blogspot.com/201...ovini-1995.htmlEdited by RogerTheLast - 9/4/2013, 09:59