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Sotto traccia si sta facendo largo nel calcio che conta. La Lazio, in ottica futura, punta molto su di lui tanto che lo scorso giugno lo ha blindato fino al 2015 facendogli firmare il suo primo contratto da professionista. Luca Crescenzi, difensore classe '92 della Primavera di mister Bollini, da buon Laziale, non può che esserne fiero. La sua avventura con la maglia biancoceleste ebbe inizio nella stagione 2001-2002, quando fu mister Volfango Patarca (tanto per cambiare...) a selezionarlo durante un provino ed a portarlo alla Lazio. Di lì il giovane centrale di piazza Bologna ha affrontato tutta la trafila delle giovanili con la squadra capitolina fino ad arrivare prima agli Allievi Nazionali e poi, da due anni a questa parte, in Primavera. Con la compagine guidata da Roberto Sesena, Crescenzi è cresciuto e maturato molto: ha ascoltato con attenzione i consigli del tecnico, ha lavorato con dedizione ed umiltà, non ha mai preteso nulla, si è sempre messo a disposizione della squadra. Per imparare, per riuscire a carpire il più velocemente possbile i "segreti del mestiere". Con il mister, che decise di trasformarlo da terzino destro a difensore centrale, ci si è confrontato spesso e volentieri: lo scorso anno, a metà stagione, il rientro di Faraoni gli tolse spazio e visibilità. Crescenzi, però, si rimboccò le maniche e, con la solita abnegazione, riuscì a mantenere un posto privilegiato nelle gerarchie del tecnico, nonostante il ritorno dell'ex difensore della Lazio, ora all'Inter. Ragazzo socievole fuori dal campo, il buon Luca è un tipo tosto all'interno del rettangolo di gioco, fa della fisicità, della determinazione e della tranquillità le sue armi migliori, e negli spogliatoi, assicurano i più esperti, è uno che, nonostante la giovanissima età, si fa sentire. In questo primo scorcio di stagione, con Bollini in panchina, Crescenzi sta dando sicurezza ed affidabilità al reparto arretrato della compagine biancoceleste, sta guidando il suo nuovo compagno, Daniele Ugolini, si sta inserendo con autorità nella nuova Lazio che l'ex allenatore di Fiorentina e Sampdoria sta plasmando dalla fine di luglio e che sta già regalando le prime soddisfazioni a tifosi e società (chiedere alla Roma di De Rossi...). Ha iniziato il proprio campionato come meglio non avrebbe potuto: ottima la sua prestazione in marcatura su Subotic, attaccante del Grosseto sceso dalla prima squadra, e vittoria per 2-1 fuori dalle mura amiche. Ha un idolo, Alessandro Nesta, certamente non l'ultimo arrivato, è il suo punto di riferimento, lo considera ancora oggi il migliore al mondo, ed ha un sogno importante nel cassetto, quello a cui ogni Laziale, in cuor suo, non potrà mai smettere di aspirare: esordire e diventare importante con la maglia della propria squadra del cuore. Un desiderio diventato realtà per alcuni ma non per tutti: da Di Canio a Giordano passando proprio per l'ex capitano della Lazio pluridecoderata. Una realtà che Luca Crescenzi, a 18 anni, non vuole smettere di inseguire: ama la Lazio più di ogni altra cosa, è legato ai colori biancocelesti in maniera indissolubile, il giorno dello Scudetto lo ha vissuto nel sotto passaggio a pochi centimetri dai giocatori festanti. Un'emozione unica ed indescrivibile che lo ha segnato profondamente. La società, in primis Igli Tare, punta in maniera decisa su di lui, è convinta di poterlo vedere arrivare in prima squadra nel giro di qualche anno. L'auspicio e la speranza di tutti è che finalmente un Laziale, a distanza di circa 10 anni, possa finalmente riprendere per mano il reparto difensivo biancoceleste...E Luca ha tutte le carte in regola per poterlo fare...Se son rose...
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www.tuttoprimavera.com/?action=read&idnotizia=59Fonte: Riccardo Mancini - lalaziosiamonoi.it/tuttoprimavera.com
