The Special One89 |
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| Si riparte inevitabilmente da dove ci si è fermati, non da Johannesburg, bensi da Rio de Janeiro. La storia è ancora ferma a quel 16 luglio del 1950, quando circa 200000 persone rimasero incredule dinanzi alla disfatta del Brasile al cospetto dell'Uruguay. O Maracanaço, com'è passato alla storia, è la pagina più drammatica per lo sport brasiliano. Sarebbe bastato un pareggio per laurearsi campioni del Mondo e quando Friaça apri le marcature, sembrava già tutto pronto per la festa. Sembrava, e invece Schiaffino prima e Ghiggia poi gettarono nello sconforto un paese intero. Venne proclamato un lutto nazionale per 3 giorni e si susseguirono numerosi suicidi. Da allora è nato anche il mito della casacca verdeoro, perchè all'indomani della sconfitta si decise di abbandonare la vecchia colorazione bianca e adottare i colori della bandiera. Tra le curiosità di quel giorno maledetto si narra anche che un giovanissimo Pelè vedendo il padre in lacrime gli promise che avrebbe vinto quella coppa per lui, e poi tutti sappiamo com'è andata a finire. Da quel giorno in poi il Brasile avrebbe vinto ovunque, in tutti i continenti, ma ancora oggi gli manca il titolo mondiale vinto in casa. A distanza di 64 anni, questa che per i brasiliani è un'ossessione potrà finalmente realizzarsi. La nazionale che si presenterà al Mondiale 2014 avrà una responsabilità immensa, dovrà riscrivere la storia di un giorno maledetto che ancora oggi attende un lieto fine. Ad oggi è quasi impossibile prevedere quali saranno i giocatori che difenderanno i colori verdeoro nel 2014, vista la capacità di sfornare talenti dei brasiliani che in 4 anni potrebbe garantire addirittura un quasi completo ricambio generazionale. Verosimilmente la coppia centrale potrebbe essere composta da Thago Silva e Rafael Toloi (o David Luiz) e potrebbero trovare spazio in avanti Pato e Neymar, con Paulo Henrique a supporto. Ma queste ovviamente sono solo supposizioni, perchè è difficilissimo fare previsioni o proiezioni con 4 anni d'anticipo. Di sicuro la stagione 2013/2014 vedrà un'impegno totale da parte dei calciatori brasiliani che faranno di tutto pur di ottenere una convocazione e s'intensificherà maggiormente il controesodo dall'Europa al Brasile di quelli che faticheranno a trovare spazio nei loro club del vecchio continente. Difficile anche stabilire chi potrebbe guidare la Selecao. Io penso che l'uomo giusto possa essere Leonardo ma probabilmente la CBF gli affiderà una carica di spicco nell'organizzazione. In effetti Leo è un uomo di calcio a 360° e solo al Milan hanno dubitato di lui, visto che in Brasile gode di stima incondizionata e sarà al 100% una figura predominante prima e durante il Mondiale...e forse anche dopo!!! Di sicuro è difficile pronosticare un Brasile non vincente alla seconda occasione che la storia gli offre per alzare al cielo la Coppa del Mondo in patria.
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