ynwebmaster |
|
| Foto:  Descrizione: Calciatore, dirigente, procuratore. Enrico Fedele ha attraversato la galassia del calcio in ogni dimensione. Nato a Nola il 7 ottobre 1946, sposato con la signora Lidia, ha due figlie, Marica e Serena, e un figlio, Gaetano, anche lui agente Fifa, con il quale gestisce la Fedele Management. Tre figli, anzi quattro, perché lui, nel conto, ci mette anche Fabio Cannavaro. « Dice sempre che sono un secondo padre per lui », dice orgoglioso, mostrando sul cellulare una foto: lui, Cannavaro e il pallone d'oro. La sua carriera da calciatore si è aperta e chiusa a Benevento (« Mi auguro proprio che vada in B, lo aspetto da 40 anni »), poi nel 1972, in quella città che ha adottato la sua famiglia - suo padre, veterinario, si è sposato e vive nel Sannio con le altre due figlie - ha iniziato l'attività di direttore sportivo, ruolo ricoperto a Reggio Calabria, Caserta, Salerno e Catania prima di quel ciclo d'oro a Parma, dal '99 al 2002. « Il mio primo colpo - racconta - fu vendere Abate e Corino dal Benevento all'Udinese per un miliardo, per scommessa il presidente mi regalò un sottotetto ». Da un miliardo degli anni 80 ai 160 miliardi per vendere Buffon e Thuram alla Juve dopo l'altro grande affare, Crespo alla Lazio. Passando per grandi intuizioni come Gilardino. Nella sua scuderia, oltre ai fratelli Fabio e Paolo Cannavaro, ci sono Stendardo, Bellusci, De Lucia, Montervino e Grava. Oltre al calcio, la sua grande passione è il mare. Fonte: Ettore Intorcia - Corriere dello Sport |
| | |
