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Classe : 1989
Si può passare da illustri sconosciuti (solo al grande pubblico) a vere e proprie star nel giro di una notte: merito di un Mondiale, seppur Under 20. E’ capitato a Mattia Mustacchio, enfant-prodige della Sampdoria Primavera pluridecorata, insieme ai compagni Fiorillo (anch’egli protagonista in Egitto) e Poli, che sta vivendo il suo sogno, dopo la doppietta che lunedì sera ha estromesso la favorita Spagna dai mondiali e dato all’Italia di Rocca il passpartout per i quarti (stasera alle 20 contro l’Ungheria)
Mattia Mustacchio è cresciuto nelle giovanili del Brescia, nel gennaio 2008 si è trasferito in comproprietà alla Sampdoria dove si è aggiudicato con la Primavera sia la Coppa Italia, vinta il 10 aprile 2008 contro l’Atalanta, sia il Campionato, vinto l’8 giugno 2008 contro l’Inter.Nella stagione 2008-2009 viene aggregato alla prima squadra come sesto attaccante, con il numero 25, ed esordisce in Serie A a 19 anni, il 29 gennaio 2009, entrando in campo al 90’ di Sampdoria-Lazio (3-1), sostituendo Claudio Bellucci. Il 1° febbraio 2009 entra in campo al 43’ di Chievo-Sampdoria (1-1), al posto di Gennaro Delvecchio, venendo però sostituito al 84’ da Bellucci: in totale a fine anno colleziona con Mister Mazzarri, 5 presenze in campionato, avendo anche la soddisfazione dell’esordio in Coppa Uefa, il 26 febbraio, nella partita Metalist Kharkiv-Sampdoria (2-0).
Quest’estate, dopo la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo di Pescara, vinta con lo stesso gruppo col quale attualmente sta disputando i Mondiali Under 20, la Sampdoria lo cede in prestito all’Ancona, per consentirgli una giusta maturazione. Ha giocato anche nell’Under 17 ed agosto Casiraghi lo ha fatto esordire con l’Under 21 nel test amichevole contro la Russia.
Mustacchio è una prima punta atipica, longilineo di fisico, ma con una velocità ragguardevole, come dimostra il contropiede del 3-1 agli spagnoli: può migliorare dal punto di vista tecnico, ma la sua generosità e le grandi doti fisiche gli consentono di essere schierato su tutto il fronte d’attacco. Il suo processo di maturazione lo sta portando a sacrificarsi molto per la squadra, anche se in progressione ha già dimostrato di poter far male a qualsiasi difesa. Fisicamente non è facile da marcare, non solo per i difensori della sua età.
Estratto da:
http://sport.ilmediano.it/aspx/visArticolo.aspx?id=6771fonte: Massimo Tanzillo -
http://sport.ilmediano.itEdited by ynwebmaster - 9/10/2009, 11:43