Nome: Gaël Kakuta
Nato Lille, 21 giugno 1991
Ruolo: mezzapunta/ala
Continuando il nostro approfondimento ai "
Migliori Under 23 del mondo secondo la FIFA", oggi vi vogliamo parlare di uno dei due francesi presenti nella lista, nonchè uno dei più famosi presenti nell'elenco:
Gaël Kakuta (l'altro giovane nella lista è Tafer). Kakuta per chi segue un minimo la Premier sarà un nome trito e ritrito: attualmente più per motivi extra campo che per altro. Sicuri che non ci metterà tanto a segnalarsi anche nel rettangolo di gioco, Gaël fin'ora è balzato alla cronaca per il suo trasferimento avvenuto nel 2007 al Chelsea. L'allora 16enne si accordò con i
Blues, che diedero un minimo indennizzo di 30 mila euro al Lens, società a cui il giovane francesino apparteneva, salvo poi essere denunciati alla FIFA proprio dal club francese per violazione del contratto. In poche parole, il Lens accusava il Chelsea di aver soffiato il giovane quando ancora esso ancora era sotto contratto con il club transalpino. La FIFA diede inizialmente ragione al Lens: squalificando per quattro mesi Kakuta (più una multa di 780 mila euro) e imponendo un blocco al mercato al Chelsea per le due sessioni di mercato successive, "
per aver indotto il calciatore a infrangere il vecchio contratto". Una punizione che però durò soltanto quattro mesi: inflitta nel mese di settembre 2009, dopo un ricordo del Chelsea la FIFA revocò il blocco al mercato nel febbraio 2010. Tutto è bene ciò che finisce bene, insomma.
Detto questo, torniamo a ciò che Kakuta fece in campo. La sua carriera nel calcio inizia all'età di sette anni quando, militando in un club locale di Lille (il Lille-Moulins) esordì in una partita, perdendo per 17-1. Un brutto colpo che potrebbe segnare un bambino: tuttavia Kakuta non sembrava essersi impressionato. Infatti, qualche mese dopo viene ingaggiato dal Lens, società da sempre attenta ai baby vantando anche un vivaio di tutto rispetto. Uno dei suoi istruttori, Joachim Marx (ex giocatore polacco che giocò anche in Nazionale), lo descrisse così: "
Beh, diciamo che il modo più semplice per descriverlo è dire che è un fenomeno, ha tutto per sfondare". Kakuta si era fatto notare già dall'età di 13-14 anni: ed infatti a 16 arriva la chiamata che non si può rifiutare, quella del Chelsea.
Il primo anno a Londra lo passa nelle giovanili dei
Blues: ha "soltanto" vinto il Player of the Year, il titolo di capocannoniere tra i giovani del Chelsea (con 12 gol in 24 presenze) ed ha fatto anche una magnifica tripletta nella Youth FA Cup (la FA Cup dei giovani, per intenderci) nei quarti contro il Port Vale, 2-5 il risultato complessivo. Curiosità: in una sua partita con le riserve era presente anche Micheal Ballack che si stava riprendendo da un infortunio. I giornalisti erano tutti presenti per il tedesco, ma Ballack sentenziò: "
Siete qui per me? Guardate Kakuta, è lui la stella". Una grande investitura, no?
Nel 2008, nel mese di maggio, dimostra ancora una volta quanto sia decisivo tra i pari età. Parte per la Turchia per affrontare l'Europeo Under 17 con i suoi compagni guidati da coach Francis Smerecki. Kakuta, dopo aver trascinato la squadra alle qualificazioni, risulta fondamentale anche in questa competizione: i gironi si concludono a sette punti, a pari punti con la Spagna che però ha una differenza reti migliore. La semifinale arriva contro i padroni di casa: 1 ad 1 nei tempi regolamentari e supplementari. I transalpini vincono ai rigori per 4-3: il terzo rigore per la Francia lo mette dentro lui. La finale è contro la Spagna, rewind per il torneo, dato che le due squadre di scontrarono qualche giorno prima ai gironi, concludendo la partita per 3-3. L'esito stavolta è un pò diverso: pesante 4-0 degli iberici sui transalpini. Kakuta conclude la competizione con cinque presenze e nessuna rete all'attivo, ma dimostrando ancora una volta (se ce ne fosse bisogno) di essere promettentissimo.
Dalla stagione successiva (08/09) il francesino si allena stabilmente in prima squadra. C'è da dire che da quando è arrivato in Inghilterra, Didier Drogba lo ha subito messo "sotto la sua ala". Il suo anno è stato un continuo via vai tra la prima squadra e le riserve, fermandosi però a febbraio dove riscontra una doppia frattura in una amichevole nelle riserve: stagione finita, sei mesi di stop. Arrivederci alla nuova stagione con un nuovo allenatore: Carlo Ancelotti.
Con il manager italiano trova più spazio, anche per ovvi motivi anagrafici. Il suo tanto atteso esordio arriva in Premier, il 21 novembre 2009 contro il Wolverhampton, subentrando ad Anelka dopo un'ora di gioco. Una gran mezz'ora la sua, impressionando per tecnica, ritmo e rapidità. L'8 dicembre arriva anche il debutto in Champions: in una partita inutile ai fini del piazzamento, il Chelsea già primo fa partire Kakuta dal primo minuto contro l'APOEL. Un 2-2 che non soddisfra Ancelotti: "
Brutta prestazione, tranne Kakuta che ha dimostrato ancora una volta di essere il futuro di questa squadra!". Purtroppo Gaël conclude la stagione con sole 4 presenze all'attivo, una per competizione: una in Premier League, una in Champions, una in FA Cup e una nella Carling Cup.
In estate arriva l'Europeo Under 19. Arriva, ed arriva proprio in Francia. E' superfluo dire che i baby francesi di Francis Smerecki partono come favoriti insieme ai spagnoli. Proprio le due nazionali si rivelano le più forti del torneo: arrivano prime entrambe nei gironi, 7 punti i transalpini e la Spagna a punteggio pieno con 9 punti. Kakuta agisce da mezzala sinistra di un centrocampo a tre con Enzo Reale ed il capitano Gueïda Fofana, scambiando spesso la posizione con Griezmann divenendo esterno di attacco, ruolo a lui più congeniale. La semifinale è soltanto un ostacolo verso la vendetta: 2-1 alla Croazia con suo gol, che pareggia provvisoriamente quello di Ademi. E la finale è un rewind di due anni prima: Spagna-Francia. Questa volta i transalpini, spinti dal pubblico casalingo, si impngono in rimonta per 2-1, con gol di Lacazette a cinque minuti dal termine. Per lui anche il Golden Player della competizione, oltre alle due reti siglate nella competizione (una ai gironi contro l'Olanda e una contro la Croazia alle semifinali).
Ed arriviamo a quest'anno, dove sta trovando molto più spazio rispetto alle scorse annate. Conta quattro apparizioni in Premier quest'anno (la prima contro il West Ham), di cui una qualche giorna fa contro l'Arsenal. Diverse presenze per lui anche in Champions, contro lo Zilina e sopratutto contro il Marsiglia all'ultima dei gironi, servendo un assist anche a John Terry. A coronamento di questo ottimo inizio di stagione, il 21 dicembre 2010 arriva il rinnovo contrattuale per altri quattro anni e mezzo, cioè sino al 2015.
"Il prototipo del giocatore del futuro". Viene descritto così Kakuta da molti esperti. Perchè incarna la filosofia del calcio totale alla perfezione, probabilmente. Iniziamo col dire che abbiamo di fronte un funambolo: sorvolando sul repertorio di tricks, finte, dribbling alla Ronaldinho, il francesino ha una tecnica invidiabile. Possiamo dire con certezza che ciò che lo rende veramente forte è la sua capacità di unire la tecnica alla sua sorprendente rapidità: una mescolanza che sono in pochi al mondo capaci di sfruttare. Inoltre, nonostante sia alto appena 173 centimetri, riesce ad avere una buona fisicità, grazie anche alle sue origini congolesi (i suoi genitori).
Mezzapunta o ala: la sua capacità di imprimere un gran ritmo lo fa disimpegnare con nonchalance anche da centrocampista, naturalmente prediligendo la fase d'attacco. Mancino vellutato e allo stesso tempo potente, ama giocare sulla sinistra anche se ultimamente ha capito di poter dare anche molto sulla fascia destra, rientrando e.. inventando. Perchè non gli manca nemmeno la fantasia e la visione di gioco. Una forza oltre che tecnica-fisica anche mentale: si sacrifica molto in fase copertura se gli è richiesto, la sua personalità lo rende quasi un veterano.
Beh, se la FIFA lo ha inserito come uno dei migliori Under 23 al mondo...
Salvatore Affronti -
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