Cristiano Ronaldo

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lamans
CAT_IMG Posted on 3/4/2008, 16:10 by: lamans     +1   -1




Nel Manchester United spopola il prototipo del campione per il Terzo Millennio
Il fuoriclasse perfetto
Veloce, esplosivo, acrobatico, cattivo, cinico, sublime: Cristiano Ronaldo è tutto

GIORGIO RONDELLI
CHE Cristiano Ronaldo fosse un fuoriclasse sotto l’aspetto tecnico non bisognava certo aspettare la sua prestazione in RomaManchester dell’altro ieri sera per averne un’ulteriore conferma. In realtà il ventitreenne campione portoghese, grazie a una maturazione psicologica che si è consolidata soprattutto in questa stagione agonistica, è davvero diventato quasi una sorta di cyborg
calcistico. Il vero prototipo del calciatore del terzo millennio: forte, veloce, esplosivo, acrobatico, agonisticamente cattivo, tecnicamente sublime, adesso anche sempre più cinico nei momenti cruciali di un match. Volendo raccogliere il tutto in una sola parola: determinante. Fosse anche simpatico e meno strafottente verso gli avversari in campo, sarebbe davvero un extraterrestre. Analizzando il giocatore lusitano sul piano atletico bisogna naturalmente partire dalla sua complessione fisica (1 metro e 87 cm x 85 kg) davvero ideale per un attaccante grazie a un ottimale rapporto peso-potenza.

VELOCITÀ La prima qualità che colpisce osservando il gioco di Cristiano Ronaldo è la sua straordinaria velocità di esecuzione, frutto di una grande reattività neuromuscolare. La sua fase di accelerazione, partendo da fermo, è davvero formidabile, soprattutto sono devastanti i suoi primi tre o quattro appoggi al suolo, davvero indigesti per tutti i difensori avversari. In questa specifica fase di gioco, tempi di reazione alla mano, Ronaldo non ha niente da invidiare a uno sprinter di razza specialista dei 100 e 200 metri.

PROGRESSIONE Una volta lanciato in profondità il giocatore del Manchester United diventa poi assolutamente travolgente grazie alle sue doti di forza elastica. In questa altra fase specifica di gioco, anche per l’ottimo tono della muscolatura del tronco, più che a un velocista, Ronaldo potrebbe essere paragonato a un grande tre-quarti ala del rugby. Di quelli insomma che ricevuta la palla a metà campo lungo la fascia laterale volano poi inarrestabili in meta evitando tutti i tentativi di placcaggio degli avversari.

FORZA ESPLOSIVA Ma anche nel gioco aereo il fuoriclasse portoghese è diventato un super negli ultimi mesi. Segno di un’applicazione costante in allenamento, ma anche di grande coordinazione e di coraggio nel momento dello stacco.
Sotto questo aspetto il gol di testa segnato alla Roma martedì sera è davvero un gesto atletico di bellezza universale. Non stessimo parlando di una partita di calcio ma di volley, il superbo volo aereo di Cristiano avrebbe potuto essere il preludio a una strepitosa schiacciata per un giocatore scattato dalla seconda linea, ma anche una devastante schiacciata in una fase di contropiede di un match di basket.

DISTRIBUZIONE DELLE FORZE Ma tutte queste straordinarie qualità tecniche e atletiche non basterebbero comunque a fare la differenza in campo se il campione dello United non avesse anche imparato a gestirle in modo sempre più efficace e cinico nell’arco dei novanta minuti di gioco. Merito indubbio del giocatore portoghese, ma sicuramente di un tecnico come Alex Ferguson che gli ha insegnato come sfruttarle al massimo in ogni occasione tattica e agonistica. Arrembante e devastante quando c’è spazio, sempre più scaltro e maligno sotto porta, coraggioso ed esplosivo nelle fasi acrobatiche, balisticamente formidabile anche da lunga distanza e sulle palle inattive, straordinario nelle giocate individuali, ma comunque eventualmente sempre pronto a fornire assist ai compagni di reparto.

PALLONE D’ORO Che dire di più se non che Cristiano Ronaldo, cifre alla mano, visto che nella stagione in corso ha già segnato ben 36 gol polverizzando il record del grande George Best è attualmente il giocatore più forte al mondo, assolutamente da Pallone d’Oro. I suoi principali avversari sono quasi tutti out o comunque meno forti di lui.
Ibrahimovic, al di là dei suoi problemi al ginocchio, ha un raggio d’azione meno ampio, soprattutto nell’attaccare gli spazi e comunque vede meno la porta. Kaká, alle prese con guai fisici a sua volta, ha meno peso atletico e capacità realizzativa. Ronaldihno è finito in panchina e non inventa più calcio come una volta. Messi passa da uno stiramento all’altro, grave handicap per un atleta ancora così giovane. Anche Francesco Totti, al di là del buon numero di reti realizzate, deve convivere con continui malanni fisici che ne limitano il rendimento. Insomma nella corsa al Pallone D’Oro Ronaldo sembra davvero avere fatto fatto il vuoto intorno a sé.

PRESUNZIONEL’unico grande pericolo che il giovanotto di Madeira corre è quello di convincersi di essere diventato una sorta di reicarnazione calcistica dell’onnipotenza divina. Se invece continuerà a seguire i preziosi consigli di sir Alex Ferguson, ad applicarsi con costanza negli allenamenti e soprattutto a gestire con attenzione la sua vita privata anche fuori dal campo, Cristiano Ronaldo, considerando anche la sua giovane età, può davvero diventare il calciatore simbolo del terzo milennio per i prossimi dieci anni.
TROFEI VINTI
1 titolo inglese (2007), 1 FA Cup (2004), 1 Coppa di Lega (2006), 1 Supercoppa di Lega (2007)
TROFEI PERSONALI
giocatore dell’anno 2007 in Inghilterra e in Portogallo, Pallone d’Argento 2007 France Football, Bronzo Fifa World Player 2007
CLUB PRECEDENTI
Andorinha (1993-95), Nacional Madeira (1995-97), Sporting Lisbona (1997-03)

fonte:http://www.tuttosport.com
 
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