Nome: Marco Giovio
Nato: Como, 5 luglio 1990
Ruolo: Attaccante
CARRIERAChissà cosa avrà pensato Giovio due anni fa, dopo aver trascinato la Primavera del Palermo per un anno a suon di gol, vedendo i suoi compagni vincere lo scudetto Primavera 2008 senza di lui. Senza di lui, perché durante la fase finale del torneo giovanile subì un infortunio che gli fece saltare tutti i match più importanti. Ma con Abel Hernandez, che giocò soltanto quelle partite impressionando tutti, segnando anche la rete decisiva contro il Siena nei minuti di recupero. Altra carriera fece poi l’uruguaiano, mentre il buon Marco fu “costretto” a rimanere un altr’anno in Primavera, dimostrandosi palesemente superiore ai suoi coetanei.
Ma andiamo ancora indietro, sino a quando Giovio giocò un campionato di serie C2 con la maglia del Varese appena 17 anni. 17 furono anche le presenze che totalizzò, con un gol. Il Palermo non perse tempo: nel gennaio del 2008 lo ingaggio ma lo lasciò sei mesi al Varese, per finire quel campionato ben cominciato. Si dichiarò subito felice e in estate si aggregò alla Primavera di mister Pergolizzi: subito un’ottima intesa con Gianvito Misuraca (ora al Vicenza) portando il Palermo alla fase finale, e poi tutti sappiamo come è finita. L’anno successivo – complice la poca visibilità dovuta all’infortunio – ripartì nuovamente dalla Primavera, stavolta facendo coppia con Jerry Mbakogu, punta nigeriana molto veloce. Ancora tanti gol, più di 20, di cui uno in finale nella Coppa Italia Primavera persa con il Milan – dove fu costretto ad uscire perché svenuto in un contatto con Donnarumma.
In estate, una sua partenza era scontata. Doveva farsi le ossa, e cosi fu. Il Palermo ingaggia dal Grosseto l’attaccante cileno Pinilla, 24 gol in 24 presenze. Al Grosseto circa 4 milioni più la comproprietà di Marco Giovio, valutata circa mezzo milione. In Toscana non sarà facile imporsi da titolare subito, ma può tranquillamente imporsi anche in biancorosso.
CARATTERISTICHE TECNICHEPossiamo affermare che Giovio è uno dei giovani attaccanti italiani più completi. Sa praticamente fare tutto, in attacco. Non a caso è stato nel giro dell’Under 19 azzurra prima e nell’Under 20 di Rocca poi.
Predilige il ruolo di punta centrale – non per forza prima punta – ma ama svariare su tutto il fronte di attacco. Ottima tecnica, un destro preciso ed un gran fiuto per il gol: queste le “specialità” di Marco, che però è molto dedito al sacrificio e torna spesso indietro a dar man forte al centrocampo. Può agire anche da ala, preferibilmente sinistra, ove riesce a rientrare e scaricare il destro.
Difetti? Sicuramente ha un fisico da potenziare: è abbastanza veloce ma è anche molto fragile, nonostante non sia affatto basso, anzi. Da evidenziare anche il fatto che tende spesso a “estraniarsi” dalla partita: ci sono fasi in cui non tocca una palla, non riesce a farsi vedere sembrando svogliato, assente. Va parecchio ad intermittenza. E’ rimasta impressa la partita di Supercoppa Primavera contro il Genoa (poi persa ai rigori), dove per 90 minuti ha giocato sottotono, salvo poi scatenarsi nei tempi supplementari saltando gli avversari come birilli.
Salvatore Affronti -
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