| Quando arrivo' alla Juve, pur conoscendolo poco, fui contento, memore della cavalcata in Champions col Chelsea (2003-2004, semifinale col Monaco) e dell'annata precedente al suo arrivo col Parma di Giuseppe Rossi. Inoltre, Beccantini e Bortolotti me lo avevano dipinto in una maniera che, sinceramente, ispirava fiducia: mai prigioniero di un solo modo, ricordo anche "le sue squadre non mordono, graffiano. Pero' giocano.". I due anni alla Juve mi riportarono sulla terra: ha avuto grandi meriti, ridare dignita', mordente e coraggio alla Juve il primo anno, e tanta sfortuna con gli infortuni. Ma il gioco mancava quasi sempre. Il primo anno, Cristiano Zanetti era l'unico in grado di garantire una gestione soddisfacente della manovra. Ma c'era troppa ricerca del gioco ossessivo sulle fasce, anche quando in area c'era il solo Del Piero (1.74 m) o addirittura nessuno. Si puntava su terzini indecenti (Molinaro ma non solo) e c'era anche la ricerca a tratti ossessiva del fuorigioco, tattica che non ho mai apprezzato. Gli acquisti si rivelarono fallimentari, ma la vecchia guardia rispose presente, Trezeguet e Del Piero fecero 41 gol in due e l'annata fu complessivamente positiva. Ma si avvertiva gia' che Ranieri, come alcuni avevano ipotizzato, sarebbe stato un allenatore di transizione e non l'allenatore delle vittorie. E il secondo anno tutti i difetti della squadra esplosero, e non saltarono fuori salvatori della patria. Gia' a meta' secondo anno mi auspicavo un cambio di allenatore per la stagione successiva. Fondamentalmente, tralasciando tutti i probelmi societari, di mercato e di infortuni, la squadra in campo aveva due grossi problemi: non aveva un gioco organizzato o convincente, e una pessima difesa. Chiellini risaltava, e quando le qualita' di un difensore risaltano, c'e' qualcosa che non funziona. Legrottaglie senza di lui era un pesce fuor d'acqua, e alternative non ce n'erano (Ariaudo fu provato e subito accantonato, Grygera e Criscito come centrali fecero pena, Jorge Andrade...beh lo sapete).
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