PAZZOLAZIALE |
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| Montolivo, palesemente, non ha sorriso per schernire il popolo ligure.
Il gesto molto triste di cui si è reso protagonista è scaturito dalla totale MENEFREGANZA del calciatore nei confronti delle vittime colpite dal disastro.
E' indubbiamente vero che se qualcun'altro, al suo posto, fosse stato coinvolto in un minuto di silenzio, avrebbe pensato solo ad onorare le vittime, per cui la risata state pur certi che NON sarebbe scappata - qualora gliene fosse fregato almeno un minimo. Ciò nel caso di Riccardo non è accaduto.
Ma il processo, a mio parere giustissimo se inquadrato in un certo modo - non come mezzo per farne una questione mediatica, fra l'altro molto fine a se stesso - ribadisco essere giusto se fosse ampliato e messo in atto per sottolineare la macanza di spirito nazionalistico e l'assenza in Montolivo di una vicinanza astratta nei confronti delle vittime del disastro ligure.
Vittime e gente ancora in vita che sta operando per sistemare le cose e che lui, da membro, gerarchicamente importante, della nazionale italiana di calcio, rappresenta nel mondo di tale sport.
In sostanza è come se Berlusconi, da presidente del consiglio italiano, facesse guerra all'Italia. Potrebbe essere ancora considerato un rappresentate nel mondo dell'Italia? Ovviamente no.
Ribadisco che poi, l'iprocisismo regnante sovrano in Italia (Prandelli docet - non c'è assolutamente dubbio che Montolivo almeno per adesso sarà presente in nazionale) e il diplomatismo da vomito sistemano le cose - non a caso basta scusarsi in conferenza stampa e problema risolto.
Cit Prandelli "HO APPREZZATO CHE SI SIA SCUSATO SUBITO - NON VOLEVA FARLO".
(Sapete? Ho ucciso un uomo. Chiedo scusa - MA SEMPRE L'HAI UCCISO).
Per Montolivo a mio parere non ci sono scuse e non ci deve essere nazionale. Poi l'essere è libero di fottersene - non lo condanno per questo.
Ma non deve mettere piede in nazionale.
Ben inteso che anche se l'avesse fatta Pirlo una cosa del genere le parole sarebbero state le stesse.
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