30/3/2008 - 13:43
Il predesti-Pato si racconta
MILANO - Difficile negarlo: Alexandre Pato è un predestinato. Gol all'esordio con l'Internacional, gol all'esordio con il Milan, gol all'esordio con la maglia del Brasile. Il giovane 'papero' si confessa in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport':
Alexandre Pato: partiamo dal cuore: solo un gesto di esultanza o un modo di rapportarsi con il mondo?
"Entrambe le cose, perché a me piace stare in pace con il mondo. Quando segno, il cuore è per Sthefany e il sorriso è per tutti i tifosi".
E' vero che vi sposerete nel 2008?
"No, ci amiamo e vogliamo sposarci. Ma non quest'anno".
Qual è la cosa più difficile che ha fatto nella sua vita?
"Crescere lontano dalla famiglia. A sedici anni ho visto mia madre cinque volte in dodici mesi. E' stato duro per me e per loro, ma li ringrazierò sempre per avermi lasciato libero di scegliere".
Quante ore passa in webcam con i suoi amici brasiliani?
"Tante... Mi metto davanti al pc appena sveglio, dopo pranzo, dopo l'allenamento. E poi la sera: sulla scrivania ho da una parte la playstation, dall'altra il computer. Così faccio entrambe le cose".
C'è una cosa che la fa arrabbiare davvero?
"Mi fa arrabbiare chi cerca di fare il furbo con me. Ma mi basta guardare in faccia una persona per capire com'è fatta".
Quando ha pianto per l'ultima volta?
"Non molto tempo fa. Mi capita quando sento la saudade".
Quando ha avuto paura?
"Nel 2000, quando mi hanno tolto un tumore dal braccio sinistro. Mi ero rotto il braccio giocando con un amico, mi ingessarono male, poi mi visitarono in modo approfondito e trovarono il tumore. Mi operò il dottor Paulo Roberto Mussi che mi disse: 'Tra due mesi avremmo dovuto amputare il braccio'. Sono stato fortunato".
Milanello è Disneyland o un posto di lavoro?
"Metà e metà. Il mio è il lavoro più divertente del mondo".
Se torna Shevchenko, chi indossa il numero 7?
"Decide il Milan: se mi chiede di restituire la maglia a Shevchenko, lo faccio; altrimenti me la tengo".
Che voto dà ai primi tre mesi italiani?
"Otto. Non di più perché non ho segnato contro l'Arsenal".
Che cosa promette ai tifosi?
"Di portare il Milan al quarto posto".
Lei segna sempre al debutto. Sa qual è il prossimo da cui i milanisti si aspettano un gol?
"Certo, il mio primo derby".
(fonte: La Gazzetta dello Sport)
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