Diego Costa

Riconosciuto lo stile di scrittura diretto e conciso di Roger eh? Sì confesso, l’ho costretto a buttar giù un paio di righe qui da lavoro (siamo colleghi ed amici, seppur rivali nel tifo) perché diversamente da me riesce andare dritto al punto ed esser chiaro e lucido senza perdersi in ragionamenti contorti come il sottoscritto, anche se ormai non scrive da un paio d’anni sul forum. Peraltro lui non è neanche così drastico contro Diego Costa come me, non gli piace e lo ritiene assolutamente inadeguato in una squadra come la Spagna (mesi prima del Mondiale mi diceva che l’operazione sarebbe stata un fallimento sul piano tecnico-tattico, proprio perché inserire in una squadra “orizzontale” uno che si esalta “in verticale” è un po’ complicato; per carità Blumo, è chiaro che fosse in condizioni fisiche non ottimali, ma direi che tutti i torti non li aveva né lui né tantomeno io, se mi permetti di essere poco modesto qualche previsione l’azzecco anch’io… e comunque è un aggravante quello che dici te, o quantomeno una conferma di quello che dico io: il suo rendimento ed il suo gioco sono costruiti all’ottanta per cento sulla prestanza e l’intimidazione fisica, in condizioni non ottimali divine addirittura una zavorra per la squadra, su questo siamo d’accordo? Ebbene, per me i Campioni sono un’altra cosa), ma lui stesso ritiene che gli uomini di Del Bosque fossero chiaramente alla fine di un ciclo (Xavi in primis, e detto da uno come lui che stravede per i piedi buoni ed i registi è indicativo, ricordo le discussioni che ebbe qui sul forum con tanti milanisti quando davano per bollito Andrea Pirlo), mentre io devo ammettere di non digerire proprio il brasiliano e quindi lo ritengo molto responsabile di quello che gli iberici hanno fatto in Brasile insieme all’allenatore, e comunque parliamoci chiaro: la Spagna è crollata in primis difensivamente (Casillas, Piqué e Sergio Ramos da schiaffi), il primo tempo aveva schiacciato i catenacciari olandesi e solo orrori difensivi degni di un film comico nella ripresa contro la squadra con il miglior contropiedista del mondo (Robben, ovviamente) hanno di fatto sancito l’eliminazione ed il fallimento, con la batosta che poi ha costretto a giocare con l’acqua alla gola contro un Cile psicologicamente sulle ali dell’entusiasmo, ma io resto convinto diversamente dagli altri che nonostante la vecchiaia, la fine di un ciclo e tutte quelle robe lì con un altro terminale offensivo si poteva e si doveva battere i sudamericani e si poteva tranquillamente arrivare almeno ai quarti di finale, anche perché Iniesta (quanti passaggi suoi non ha capito, sbagliando sempre il movimento o meglio non muovendosi affatto?) o Silva non mi sembravano affatto poco ispirati o stanchi come Xavi ed altri, e con un altro compagno di reparto avrebbero potuto dire eccome la loro. Sarà un caso, ma contro l’Australia (ok, avversario diverso ed eliminazione già avvenuta, ve lo concedo) entra David Villa nell’undici titolare e stranamente si rivede la Spagna ed i suoi movimenti offensivi che non danno punti di riferimento agli avversari, esattamente quello che ha fatto il Cile per strappare la qualificazione nello scontro diretto: coincidenza? Boh, io dico che il CT Sampaoli quando ha letto la formazione avversaria con il cotto Xabi Alonso (dopo una stagione logorante, come quasi tutti i madrileni) e l’impresentabile prima punta rimasta negli spogliatoi per far spazio a Torres dopo un primo tempo da 3 in pagella avrà ringraziato in cuor suo Del Bosque, che secondo me diversamente da Prandelli o Hodgson ha fallito ancor di più proprio perché le alternative di livello le aveva eccome, gli è mancato il coraggio e la voglia di rinnovare prima un gruppo che già in Confederations Cup aveva mostrato la corda, classica riconoscenza verso chi ti ha fatto vincere tutto, e l'unico rinnovamento (Diego Costa, appunto, il resto della squadra era praticamente identico) l'ha cannato clamorosamente, inserendolo forzatamente da titolare senza prima farlo amalgamare in un disegno tattico a lui non adatto poiché si è fatto spingere dai tifosi e dall'hype di una stagione da "animale" (in tutti i sensi) al'Atletico. Ah a proposito del nuovo scintillante gioco del Chelsea: quelli che ieri hanno parcheggiato l’autobus nell’area di rigore all’Etihad Stadium prima che l’arbitro cacciasse Zabaleta e finalmente si degnassero di superare la metà campo (e stavano anche riuscendo a rubare i tre punti come al solito, tipo ad Anfield l’anno scorso! Fortunatamente gli dei del calcio hanno fatto un minimo di giustizia) chi erano? No, così, giusto per curiosità, d’altronde di fronte non avevano mica il Leicester o l’Everton senza difesa di quest’anno… Chiarito questo, a malincuore concordo con Matt: il Chelsea per me ha già vinto il campionato al 99.99 %, visti gli avversari. Arsenal e Citizens lasciano troppi punti per strada, il Liverpool quest’anno si ridimensionerà non poco, anche a causa del doppio impegno a cui non sono così abituati come le altre, il Manchester United dell’altro fenomeno da baraccone Van Gaal (che però, diversamente da Mourinho, almeno all’Ajax prima di rincoglionirsi col suo ego smisurato meritava molti applausi a suo tempo) meriterebbe addirittura di retrocedere per il mercato osceno che ha fatto.