| Data di nascita: 07.06.1991
Luogo di nascita: Chiaravalle
Età: 21
Altezza: 1,85
Nazionalità: Italia
Ruolo: Difesa - Difensore centrale
Piede: sinistro
Valore di mercato: 50.000 €
Squadra attuale: Milazzo
Ultima partita nazionale: 04.06.2011 con Italia U20 sotto Francesco Rocca contro Polonia U20  E’ domenica 3 maggio 2009. Fra le pagine della cronaca della provincia di Catanzaro e Soverato sul quotidiano calabrese “Il Domani“, spicca un articolo su un giovane calciatore di 17 anni nativo di Chiaravalle Centrale, convocato in prima squadra nel Catania di Walter Zenga in occasione del match casalingo contro il Milan. Inizia così l’escalation del talento Gerardo Strumbo, nato il 7 giugno 1991. A diversi mesi di distanza, il talentuoso difensore rossazzurro, soprannominato “Il Muro“, confessa la sua emozione in esclusiva ai microfoni di Catania46.net.
Strumbo dopo aver attirato l’attenzione dell’Uomo Ragno, continua ad inanellare ottime prestazioni con la formazione primavera allenata da Sasà Amura puntando, come lui stesso ammette, ad una nuova convocazione nella prima squadra allenata da Gianluca Atzori. Prima però c’è da proseguire il cammino con la sua squadra, impegnata sabato contro il Frosinone, nella speranza di bissare il successo di Ancona.
Secondo successo esterno consecutivo dopo quello a Lecce. I sei punti hanno cancellato la delusione per la rocambolesca sconfitta contro la Lazio. Sinceramente, rispetto allo scorso anno, come giudichi il tuo gruppo?
“Credo che come lo scorso anno, disponiamo di una squadra piuttosto buona. Anzi, lasciami passare il termine ‘forte’. Ognuno di noi ha qualità e caratteristiche diverse. Proprio questa è la nostra forza. Unendole abbiamo finora creato una rosa ideale per affrontare l’intero campionato“.
Amalgama e gruppo solido, quindi. Ma se dovessi fare il nome di un tuo ex compagno di squadra la cui assenza si fa sentire, chi diresti?
“Diciamo che sono più di uno. L’anno scorso loro facevano la differenza perchè disponevano di una certa esperienza. E’ ovvio che mi riferisco a Fabio Sciacca e Andrea D’Amico“.
Sciacca è in prima squadra, mentre D’Amico gioca nella Reggiana anche se non ha avuto ancora occasione di scendere in campo. Speri di essere tu il prossimo a passare in una squadra di categoria superiore?
“Non credo sia il massimo non scendere in campo. Comunque lo scorso anno ho avuto la fortuna di sedermi ben due volte in quella ‘famosa’ panchina del Massimino. Ovvio che spero di giocare per una squadra professionistica. Come l’anno scorso vedrò di fare bene, poi il prossimo anno si vedrà“.
Infatti, tu lo scorso anno hai attirato l’attenzione del tecnico Zenga che, privo dell’inforunato Potenza, ti chiamò per l’impegno contro il Milan di Ancelotti e ti consegnò la maglia numero 3 appartenuta a Sabato. Emozionato?
“Pure assai! Mi avevano dato la notizia venerdì sera che sarei stato convocato da Zenga. Figurati, davanti ad una signora squadra come il Milan, l’emozione era tantissima. Ma pur di calcare il terreno del Massimino sono pronto a tutto. Io l’ho sempre detto: ‘Qua il calcio fa la città e la città fa il calcio’. Giocare al Massimino è un emozione forte, bisogna provarla per capirla. A me tremavano le gambe solo a stare seduto in panchina, figurarsi in campo“.
E adesso speri in un bis con Atzori?
“Eh, sì. Penso che conosca il mio nome…” (ride).
Voglio essere provatorio. Quanto brucia quel tuo autogol sulla punizione di Daud nella gara d’andata delle Final Eight persa contro la Juve in casa lo scorso anno?
“Tocchi un tasto dolente. Dai, diciamo che è stato un brutto episodio. Spero che non ricapiti mai più. Comunque sono cose che nel calcio ci stanno, possono capitare“.
Quindi la Juve è avvisata. Strumbo ha voglia di vendetta?
“Su questo puoi starne certo. Io li aspetto a giugno. Mi rifarò sicuramente, come tutta la squadra d’altronde. Loro saranno la Juventus ma non dimentichiamo che noi siamo il Calcio Catania“.
Affezionato al rossazzurro?
“Indosso questa maglia già da cinque anni e ogni anno mi pesa sempre di più. E’ una maglia piena di storia e di valori“.
Tornando al campionato, sabato a Belpasso c’è il Frosinone. Avete intenzione di far fuori i ciociari e cancellare il tabù del San Gaetano?
“Sabato centreremo senz’altro il primo successo interno. L’anno scorso sia a Roma che qui a Catania abbiamo fatto l’en plain vincendo entrambe le sfide. Ribadisco stiamo tutti bene, il Frosinone è avvisato“.
Il mister Amura ha parlato chiaro: “obiettivo minimo le Final Eight”.
“Certamente. Abbiamo tutte le qualità per arrivarci tranquillamente. Siamo una squadra compatta. L’anno scorso ci siamo qualificati all’ultimo secondo battendo il Palermo nel derby. Quest’anno sarà un’altra storia. Lotteremo per arrivare tra i primi tre posti del nostro girone“.
Un ultimo pensiero alla prima squadra: credi che il Catania di mister Atzori abbia superato la crisi iniziale?
“Credo proprio di sì. Domenica sono sicuro che arriverà la prima vittoria al Massimino contro una signora squadra come il Cagliari. E’ stato un periodo non proprio positivo, ma lo supereranno definitivamente con il primo successo stagionale“.
Grazie per la disponibilità e in bocca al lupo per sabato.
“Crepi“.In attesa delle valutazioni sui sei elementi in prova, si lavora sulla coesione di una rosa rinnovata per via dei nove innesti operati in sede di mercato. Tra gli elementi più promettenti c'è sicuramente il difensore Gerardo Strumbo, classe 1991, che scommette sulle qualità dei compagni: "Formiamo già un bel gruppo, anche perché in tanti ci conoscevamo da tempo. Oltre ai quattro ragazzi con cui sono cresciuto a Catania, nel Milazzo ho ritrovato elementi come Bucolo e Dipasquale. Quando io facevo ancora parte della formazione "Giovanissimi", loro erano nella "Primavera" etnea: motivo per il quale ci eravamo incrociati ripetutamente".
Strumbo è soddisfatto anche perché la società ha affidato la squadra alle cure di Sasà Amura, un tecnico che conosce benissimo: "Non credo di esagerare se dico che per me il mister è come un padre. Avrà modo di seguire la mia crescita e quella di Cuomo e Malafronte che, a differenza di Urso ed Ingemi, non abbiamo avuto la possibilità di fare esperienza in D (i due difensori hanno militato nel Marsala e nell'Hinterreggio nell'ultimo torneo, ndc)".
Il neo-mamertino, che ha ottenuto la ribalta dell'esordio in una sfida di Coppa Italia contro la Juventus, spera che l'esordio in Seconda Divisione possa rappresentare per lui un trampolino di lancio verso l'Azzurro: "Due mesi fa sono stato convocato nella Nazionale Under 20 e sinceramente spero di mettermi in luce anche in prima squadra per tornare ad indossare quella maglia, che rappresenta un grande onore".
Strumbo non conosce molto il torneo di quarta serie, ma è felice per una recente riammissione: "Vi saranno tante squadre nuove e peraltro non vi sono ancora particolari certezze sulla composizione dei gironi. Io sono originario di Chiaravalle, un centro della provincia di Catanzaro, formazione in cui ho militato fino a sei stagioni fa, per cui mi fa davvero piacere ritrovare i giallorossi, che sono stati appena riammessi. Quel giorno per me sarà un autentico derby, che aspetto con ansia".
I primi giorni di lavoro non sono stati agevoli per Strumbo, condizionato da un lieve dolore al ginocchio, che lo ha costretto a svolgere lavoro differenziato e terapie, al pari del compagno Malafronte, condizionato da un problema all'alluce. Il difensore ha comunque ripreso a lavorare in gruppo e sogna la stagione della consacrazione nel Milazzo, che l'anno scorso ha lanciato tantissimi giovani dalle grandi prospettive.
Nelle foto: in alto il neo-difensore mamertino Gerardo Strumbo, in basso il gruppo rossoblu al lavoro sul manto erboso di Massannunziata.fonte: 1) TUTTOCATANIA.IT 2) Milazzoweb Edited by MattLeTissier - 1/8/2014, 16:07
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