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Cosa può sognare un ragazzo di San Paolo, a 18 anni, dopo aver vinto il suo primo titolo nazionale con il Corinthians, al fianco di un "promesso fenomeno" come Tevez? La Russia, ma è chiaro... Non è dato sapere se Jo sognasse la maglia del Cska, il fresco di Mosca o più probabilmente uno di quei contratti che mettono a posto la famiglia per almeno due generazioni, ma ha esitato poco per accettare, nel gennaio 2006, il trasferimento. Al Cska ha trovato una colonia di brasiliani, una squadra ambiziosa e subito tanti gol (14 nelle prime 18 gare), testimonianza di un ambientamento veloce.
CHI E' - João Alves de Assis Silva, detto Jo, oggi 20enne, è partito troppo presto forse per diventare un idolo dei brasiliani: gli stessi tifosi del Corinthians in quel periodo gli preferivano Tevez e Nilmar, preferenza che spesso condivideva anche all’allenatore. Ma le qualità di Jo non erano sfuggite a nessuno: né al Cska, che lo pagò 5 milioni, né più recentemente a Dunga, che nel giugno scorso lo convocò e lo fece esordire con la nazionale maggiore. La chiamata arrivava dopo un periodo molto positivo con la squadra di Gazzaev: a Mosca Jo ha segnato, ad oggi, 25 reti in 43 partite, l’ultima (quella del provvisorio 1-0) il 23 ottobre all’Inter, un bel tiro a giro per la prima "festa" europea. Non così bene gli era andata in Canada, dove in estate ha partecipato al Mondiale Under 20: il suo Brasile è uscito presto, lui viveva all’ombra di Pato e non è stato un fattore come ci si attendeva, anche per colpa del caos tattico. In compenso vinceva regolarmente i tornei di Playstation in ritiro: Jo è ragazzo iper-tecnologico (in qualche modo deve intrattenersi nei lunghi inverni russi). Forte ai giochini, costantemente immerso nell’ascolto di musica con cuffie extra-large. Estroverso nella capigliatura, che passa da rasta a treccine alla Vagner Love, per il resto lo raccontano piuttosto timido.
COME GIOCA - Alto 189 centimetri, Jo è obbligato dalla struttura fisica a fare il centravanti: gambe lunghe, andatura dinoccolata, è tanto veloce quanto dotato di piedi vellutati: né la tecnica né la potenza è quella di un centravanti vecchio stile. Jo ama arretrare per avere spazio davanti a sé, sa dialogare con i compagni e non disdegna i dribbling. In compenso il gioco aereo non è il suo punto forte. Col Brasile Under 20 faceva la boa centrale, in realtà pare più proficuo dietro a una punta, con possibilità di svariare e di giocare fronte alla porta: può far partire anche un tiro da fuori col suo potente mancino. Probabilmente aspetta con ansia qualcuno che lo porti via dal freddo di Mosca: non tarderà.
VALUTAZIONE - 3 stelle (da 1 a 5).
A CHI SOMIGLIA – Per struttura fisica, movenze e doti tecniche ricorda molto Nwanko Kanu. Il Siviglia aveva pensato a lui come erede di Kanouté.
QUOTAZIONE DI MERCATO – Comprato a 5 milioni nel gennaio del 2006 dal Cska, adesso i russi vogliono almeno il doppio.
SQUADRE INTERESSATE – In estate c’è stato più di un sondaggio del Siviglia, poi spaventato dalle pretese russe: la vetrina Champions potrebbe attirare nuovi compratori.
Fonte: Valerio Clari - Gazzetta dello sport
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