Gli Allievi Nazionali giallorossi stanno disputando un ottimo campionato e fin’ora non hanno mai perso, limitandosi a pareggiare una partita e vincendo tutte le restanti. Come vi abbiamo detto più volte nel gruppo spiccano alcuni elementi di particolare talento e, dopo avervi presentato nelle scorse settimane il terzino Edoardo Masciangelo, vogliamo farvi conoscere oggi un altro giovane campione: il centrocampista Daniele Verde.
Daniele Verde nasce il 20 giugno 1996 a Napoli. Comincia a giocare a calcio all’età di 7 anni con la squadra del San Domenico che aveva la sua sede proprio vicino al capoluogo campano; con questa Daniele cresce e comincia già a distinguersi per le sue doti, per poi passare alla società U.S. Pigna Calcio, che militava nelle categorie Regionali. Questo passaggio fu molto importante per lui, infatti proprio qui, aiutato da mister Pignalosa, ha fatto i miglioramenti più grandi e ha cominciato a vedere il calcio come più che un hobby; schierato da seconda punta, in due anni mette in mostra qualità eccezionali, ed ecco che all’improvviso gli arriva l’opportunità che stava aspettando: un giorno un allenatore del club, Troiano, lo avverte che sarebbe dovuto andare a Roma per fare un provino con l’omonima società, così il giovane Daniele fa i bagagli e si va a giocare le sue chances. Pochi giorni dopo il suo ritorno viene contattato nuovamente da Troiano che gli comunica una nuova convocazione a Trigoria, per poterlo vedere ancora qualche giorno, ma ad attenderlo al Fulvio Bernardini c’è una sorpresa: il suo allenatore gli aveva nascosto che in realtà era stato richiamato a Roma proprio per firmare con la società capitolina, poiché tutti si erano già convinti delle sue doti. Così, nel 2010, Verde iniziò la sua carriera in giallorosso. Da quel giorno ormai sono passati più due anni, e il ragazzo di soddisfazioni se ne è tolte: già alla prima stagione, nonostante un inizio timido dovuto ad un normale processo di ambientamento in una nuova città e nella nuova realtà professionistica nonché al cambio di ruolo passando da attaccante a esterno di centrocampo, ha cominciato a guadagnare minuti e fiducia di tecnico e compagni, e piano piano è diventato un titolare fisso della formazione; risalgono a quel tempo anche la sua convocazione in Nazionale per uno stage e la partecipazione a due altre competizioni, il Torneo Nike e un torneo vinto a Sassuolo con i 95′ (qundi da sottoetà), e pure un importante goal con la Lazio che gli rimase particolarmente impresso proprio per l’emozione che provò per la rete in una partita tanto accesa e sentita, che mai gli era capitato di vivere prima. Nel 2011/2012 poi subì un ulteriore cambiamento tattico e venne spostato sulla trequarti, posizione che ricopre a tutt’ora, con ottimi risultati peraltro.
Verde infatti ha trovato probabilmente il ruolo che più gli si addice, quello di centrocampista offensivo, nel quale esprime al meglio le sue doti: possiede un buon fisico e, da sinistro che era, ha imparato ad utilizzare entrambi i piedi con naturalezza, ha una grande precisione (più che potenza) nel tiro e soprattutto nei passaggi, infatti gira la sfera senza mai sbagliare e spesso manda in porta i suoi compagni con qualche filtrante di estrema bellezza. Ma la sua migliore caratteristica è senza dubbio il dribbling: Daniele è un giocatore di estrema classe, molto elegante palla al piede, e sa ingannare gli avversari sia con dei semplici ma efficaci cambi di direzione sia anche con numeri più elevati, che lasciano sul posto i difensori e infiammano le folle; è un ragazzo abbastanza timido ma quando scende sul rettangolo di gioco tira fuori tutta la sua personalità e il suo estro: se continua su questa strada forse un giorno lo vedremo incantare non più gli spettatori del campo “Di Bartolomei”, ma quelli dell’Olimpico.
www.generazioneditalenti.itEdited by MattLeTissier - 11/10/2014, 16:42
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