Dalla Formica (Atomica) alla Zanzara il passo è breve. Da qualche anno l’Italia calcistica è in attesa di capire se Sebastian Giovinco riuscirà a superare l’ostacolo dell’altezza nel suo passaggio da grande promessa a realtà del football tricolore. Ma nella categoria dei ‘piccoletti terribili’ si è aggiunto prepotentemente anche un talentino sfornato dal settore giovanile del Varese e che adesso le big nostrane, Inter e Napoli in primis, stanno corteggiando insistentemente: Giuseppe De Luca, la ‘Zanzara’, rischia di essere il vero ‘craque’ nostrano dell’ultimo scorcio di stagione nella cadetteria.
Attaccante classe 1991, si è consacrato all’ultima edizione della ‘Viareggio Cup’, laureandosi capocannoniere della manifestazione al pari dell’interista Dell’Agnello, con sette reti. Un bottino considerevole, impreziosito dallo strepitoso goal di tacco confezionato contro la Juventus. Ma non si può certo definire De Luca una sorpresa di Viareggio: il bomber del Varese è capocannoniere del campionato Primavera con 15 centri, tra cui il poker rifilato al Padova che ha permesso alla squadra biancorossa di laurearsi campione d’inverno. Ed è anche e soprattutto grazie alle sue reti che la formazione allenata da Mangia sta dominando il Girone B nonostante la presenza di potenze del calcio giovanile come Inter, Milan e Atalanta. Anche mister Sannino si è accorto da tempo delle sue qualità: l’esordio in prima squadra è arrivato lo scorso 27 ottobre contro il Catania in Coppa Italia, seguito circa due settimane dopo dal debutto in campionato a Grosseto. De Luca ha continuato ad allenarsi sia con la prima squadra che con la Primavera, e dopo la consacrazione a Viareggio ha collezionato due presenze di fila con i ‘grandi’, contro il Portogruaro e la Triestina, trovando contro i giuliani anche la prima rete tra i professionisti, un goal importantissimo, che ha permesso al Varese di strappare in extremis un punto agli uomini di Salvioni. E per lui è arrivata anche la chiamata dell'Under 20 di Rocca...
Nato e cresciuto a Varese, figlio di emigranti crotonesi, Giuseppe comincia la sua carriera nell’associazione sporiva Cas.Mo., nella zona di Casciago e Morosolo, nel varesotto. L’approdo in biancorosso risale al 2004, quando il Varese fu costretto a ripartire dall’Eccellenza a causa del fallimento, e da lì comincia la scalata della ‘Zanzara’ verso la prima squadra. Il soprannome gli fu dato da uno dei suoi primi mister, Bonetti: brevilineo, pungente, fastidioso, in continuo movimento, l’accostamento è quanto mai indicato. I punti di contatto con Giovinco finiscono nel fisico e nella testa spesso rasata a zero: De Luca è una punta pura, mobilissimo, dotato di grande velocità, abile a calciare con entrambi i piedi, letale nei tagli. Le qualità che maggiormente colpiscono dell’attaccante biancorosso sono però il coraggio, l’opportunismo e la fame di goal, caratteristiche che lo portano ad essere un costante pericolo per le retroguardie avversarie. La tecnica è ancora da affinare ma la ‘Zanzara’ ha dimostrato di avere ottimi margini di miglioramento. Lui stesso si è paragonato a Di Vaio, rispetto al quale parte comunque in svantaggio dal punto di vista fisico.
Tifoso interista da sempre, Giuseppe potrebbe trovarsi proprio in nerazzurro tra qualche mese: i dirigenti del Biscione hanno segnato il suo nome nell’agendina, anche se qualora dovesse essere acquistato dall’Inter sarebbe in ogni caso destinato a finire in prestito in qualche squadra vista la giovane età (compirà 20 anni il 22 giugno). Si dice che il gesto di ‘signorilità’ dei nerazzurri, che hanno chiesto l’assegnazione del premio per il capocannoniere di Viareggio anche a De Luca (il regolamento a parità di goal privilegia chi è arrivato più avanti nel torneo, in questo caso Dell’Agnello) nasconda appunto fini di mercato. L’unica in grado di contrastare l’Inter in questo momento sembra essere il Napoli, che ha mandato degli osservatori a Trieste per assistere alla prestazione del ragazzo nella sfida tra il suo Varese e gli alabardati.
Simone Gambino