Daniele Rugani

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RogerTheLast
CAT_IMG Posted on 12/1/2011, 17:21 by: RogerTheLast     +1   -1




AAA Giovani Difensori Centrali Italiani Cercasi

Confortati dall’ormai imminente esplosione del miglior talento nazionale nel ruolo della sua generazione, quell’Andrea Ranocchia (1988) approdato all’Inter nel mercato di gennaio per ovviare all’assenza del lungodegente Walter Samuel e prossimamente una delle probabili colonne dell’Italia di Cesare Prandelli, possiamo azzardare un briciolo di ottimismo per quanto riguarda il panorama giovanile dei centrali difensivi e scorrazzando idealmente lungo la Penisola.

Certo, sono parecchio lontani i tempi in cui la nostra scuola produceva autentici fuoriclasse di livello mondiale (Alessandro Nesta e Fabio Cannavaro gli ultimi “cavalli di razza” del fertile vivaio azzurro che fu), ed i disastri agli Europei in Austria/Svizzera e in Sudafrica hanno rappresentato solo la punta dell’iceberg dopo inquietanti segnali di un presente fosco e povero di alternative credibili ai giganti del passato, ma nonostante tutto vogliamo sforzarci di ricercare spiragli di luce nel lavoro dei tecnici nelle nostre scuole-calcio.

Aspettando con ansia la definitiva affermazione di Angelo Ogbonna (1988), il coetaneo Francesco Acerbi ed i più "verdi" Daniele Mori o il pescarese Marco Capuano (meritano palcoscenici migliori della Serie B), possibilmente maggiore spazio concesso ai promettenti prospetti dalle squadre della Capitale come Alessandro Tuia (1990), Marco Davide Faraoni (1991, ora all’Inter) e Riccardo Brosco (1991, stessa fascia d'età di Michelangelo Albertazzi e Luca Caldirola, chiamati a riscattare le pessime esibizioni fornite agli Europei Under 19 di Francia 2010), puntando con fiducia e soprattutto sulla “generazione 1992” e i nomi di Emanuele Suagher, Simone Benedetti, Vincenzo Camilleri, Felice Natalino (adattabile da esterno, come il compagno Faraoni), Simone Sini, l'autoritario Luca Antei, in rampa di lancio dopo che quest'anno si sta proponendo come uno dei migliori in assoluto del Campionato Primavera nel ruolo, l’ottimo Michele Camporese, protagonista di eccellenti prestazioni in Serie A con la Fiorentina, ed il palermitano doc Giuseppe Prestia (classe ’93, corteggiato in più riprese dal Chelsea), confidando anche nella Lega Pro, magari nel sapiente lavoro di Zdeněk Zeman al Foggia con i due centrali provenienti dalle milanesi (Simone Romagnoli, 1990 – Michele Rigione, 1991), nel lancio definitivo al Benevento di Andrea Signorini (1990) o scommettendo ad occhi chiusi sull’approdo in categorie superiori di Andrea Petta e Paolo Rozzio (entrambi 1992, Siracusa e Canavese le squadre d'appartenenza: chi corre a prenderli fa un affare, per giunta low-cost... Ed occhio a Nicolò Curti, 1995, enfant prodige del Perugia), conservando qualche fiche da investire nell'avvenire dei 1995 Alessio Romagnoli e Dario Del Fabro o i 1996 Luigi Luciani, Marco Soprano e Nicolò Guiducci, andiamo a conoscere due difensori centrali futuribili (1993 e 1994).

Da sempre e nonostante l’attuale militanza in Serie B, Torino ed Empoli rappresentano due assolute certezze nel panorama giovanile italiano, grazie all’incessante lavoro di scouting nelle proprie realtà territoriali e formazione tecnico-tattica dei ragazzi più interessanti; in quest’ottica, ecco due dei loro migliori prodotti sulla rampa di lancio.

danielerugani

nome: DANIELE
cognome: RUGANI

data di nascita: 29 luglio 1994
luogo di nascita: Sesto di Moriano - Lucca [Toscana - ITALIA]

ruolo: DIFENSORE CENTRALE
piede preferito: destro

Altezza: 188 cm
Peso: 77 kg

Squadra attuale: EMPOLI FC [Allievi Girone E, Italia]
Numero di maglia: # 6

danieleruganigranatkin

Il vivaio dell’Empoli è una delle più produttive fucine di talenti nazionali, una realtà ormai consolidata anche a livello continentale. Appena due anni fa, secondo uno studio commissionato dal Settore Tecnico di Coverciano e dati statistici alla mano, la lungimirante società toscana risultava ai vertici delle classifiche più prestigiose: quinto posto tra le squadre col maggior numero di calciatori provenienti dal paese d’origine nei cinque campionati europei più importanti (Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Germania), quarto nel Vecchio Continente per numero di calciatori prodotti dal vivaio nella ‘rosa’ della prima e, dulcis in fundo, il diciottesimo settore giovanile più prolifico del mondo. In patria era superato soltanto da Atalanta, Roma e Milan, ma la cifra più rilevante è che dietro al club azzurro c’erano squadre come Ajax, Arsenal, Boca Juniors, River Plate…

Un autentico fiore all’occhiello, da esibire con orgoglio per il giovane presidente Fabrizio Corsi, alla guida del club dal 1991 e uno dei fautori più convinti di una strategia dirigenziale che porta ogni anno ad investire nel settore giovanile il 15-20 % delle uscite registrate in bilancio. Nell’ambito di questa politica ormai ventennale magari non saranno arrivati titoli in bacheca da collezionare (per quanto rimanga indelebile la stagione 2006/2007, chiusa al settimo posto con il bottino-record di 54 punti e la prima storica partecipazione alla Coppa UEFA dell’anno successivo, dopo aver centrato anche il miglior risultato di sempre in Coppa Italia, i quarti di finale), ma resta la certezza di una Scuola Calcio che accoglie oltre duecento ragazzi, selezionati per le varie categorie d’età e che vivono di base a stretto contatto con la Prima Squadra presso il Centro Sportivo di Monteboro, una struttura davvero all’avanguardia. Quasi tutti questi giovani sono provenienti dal bacino toscano (Pisa, Lucca, Massa e Livorno le province più gettonate), mentre una quindicina sono gli empolesi “purosangue”.

Tra quelli scovati con il solito acume nelle realtà territoriali circostanti, uno dei più promettenti sembra essere il difensore centrale Daniele Rugani, nato il 29 luglio di sedici anni fa e già nell’orbita delle Nazionali Under.

Originario di Sesto di Moriano, questa promessa fisicamente molto prestante fu notata nell’Atletico Lucca, dove spiccava per le doti di anticipo e l’umile predisposizione al lavoro di gruppo. Portato all’Empoli nel 2004, Daniele non ha dimenticato le sue radici: la mattina dello scorso Natale, infatti, si è presentato al campo sportivo ‘Henderson’ per ricevere una targa commemorativa e consegnare a sua volta una maglia azzurra, festeggiando la convocazione del CT dell’Under 17 Pasquale Salerno per il "XXII° Memorial Valentin Granatkin", torneo internazionale appena conclusosi a San Pietroburgo.

L’avventura azzurra non è stata granché foriera di risultati eclatanti: i ragazzi si sono infatti classificati ottavi ed ultimi nella graduatoria finale, ottenendo però una prestigiosa vittoria 2-0 contro i padroni di casa della Russia, favoriti alla vigilia per il successo. In realtà, c’è una spiegazione piuttosto semplice: il Commissario Tecnico ha deciso di portare con sé la compagine più giovane dell’intera manifestazione, scegliendo consapevolmente di schierare ragazzi nati nel 1994 contro avversari di un anno più grandi (Under 18), e sappiamo bene quanto possano pesare anche pochi mesi d’esperienza a questi livelli. Il torneo è stato considerato una tappa d’avvicinamento alla ben più importante Fase Elite della prossima primavera, quando gli azzurrini cercheranno di ottenere il pass per la Fase Finale degli Europei di Serbia 2011.

Un test dunque probante per l’Italia, che per giunta ha presentato il più giovane partecipante in assoluto, il classe ’95 Lorenzo Tassi, il quale nonostante la differenza d’età si è aggiudicato con merito il premio ‘Petr Dementiev’ come "Best Technique Player", assegnato dagli addetti ai lavori al più futuribile tra tutti gli atleti visti in campo nelle sedici partite complessive della competizione. Oltre al talentino del Brescia ambito dalle “grandi” e il romanista Valerio Verre, uno dei migliori della spedizione è risultato essere proprio Rugani, malgrado la retroguardia abbia spesso sbandato di brutto sotto i colpi avversari e a causa di evitabili errori figli di eccessivo lassismo e deconcentrazione. Il suo numero sei, infatti, si è visto far capolino nella formazione titolare in tutti i quattro match, con tanto di premio da MVP conquistato dopo il pesante rovescio 0-3 contro i futuri campioni della Finlandia e il gol che ha aperto le marcature coi russi al 10’ del primo tempo; ha dimostrato anche duttilità, adattandosi a sopperire all'assenza del compagno Akrapovic sull'out mancino (rottura del setto nasale per lui, nel match d'esordio contro la Lettonia) e schierarsi come terzino sinistro.

Ad ogni modo, per Daniele si è trattato del secondo gol in maglia azzurra: nel Girone Eliminatorio sulla strada verso Serbia 2011 dello scorso ottobre, il giovane centrale è stato protagonista nel percorso netto dell’Italia (Gruppo 9: punteggio pieno dopo l’1-0 a Cipro, il 3-2 alla Slovenia e il 2-1 alla Francia), siglando al 24’ il momentaneo pareggio contro gli sloveni, con un perentorio stacco sugli sviluppi di un calcio d’angolo e prima che Monachello ed Abbracciante chiudessero definitivamente il conto. Tra due mesi, i nostri ragazzi cercheranno di avere la meglio contro Slovacchia, Scozia e Repubblica Ceca, insidiose avversarie nel Gruppo 1 della Fase Elite. Rugani avrà sicuramente modo di rimpinguare il suo bottino di diciotto maglie azzurre complessive (nove con l’Under 16 ed altrettante con l’Under 17).

Oltre alla bravura negli inserimenti in area avversaria per svettare dall’alto dei suoi 188 centimetri sui calci piazzati, il ragazzo è dotato di un ottimo fisico per la sua età, mentre deve affinare maggiormente il bagaglio tecnico nella gestione del gioco palla al piede a partire dalle retrovie, oltre ad acquisire maggiore velocità per adattarsi alle lunghe leve. Ad ogni modo, le sue apprezzabili doti di lettura del gioco e la naturale attitudine all’apprendimento lo rendono un prospetto su cui poter lavorare con fiducia e costrutto.

Daniele Rugani è reduce da un bel biennio con i Giovanissimi Nazionali dell’Empoli sotto gli ordini
di mister Mario Cecchi, una squadra che ha sfiorato una storica impresa giusto una ventina di mesi fa.

Nella stagione 2008-2009, infatti, arrivò ad un passo dalla conquista del primo Scudetto Giovanissimi e secondo assoluto nella storia del calcio giovanile empolese, ancora fermo all’indimenticabile impresa della vittoria nel Primavera 1998/99. Dopo l’ottima finale conquistata al 1° “Trofeo Junior - Coppa Nedo Bresciani”, organizzato per ricordare il grande dirigente del Cgc Viareggio scomparso nel 2001 e disputato allo Stadio dei Pini (16-20 Febbraio 2009, sconfiggendo tra le altre la Fiorentina in un derby combattuto) nell’ambito della più celebre “Coppa Carnevale” riservata ai Primavera, i ragazzi dominarono il Girone E Regionale (ben 73 punti inanellati, tredici in più della più diretta inseguitrice, il Siena), e si arrampicarono sorprendendo tutti gli addetti ai lavori sino alla Finale Nazionale, disputata a Pagani (provincia di Salerno) il 19 giugno. Purtroppo Ricci, Rugani, Hygaj, Tempesti e gli altri dovettero arrendersi alla cinica Inter di mister Salvatore Cerrone, vittoriosa 1-0 e solo grazie ad un gol del subentrato Yago Del Piero nella seconda frazione dei tempi supplementari, che consegnò ai nerazzurri un titolo mancante dal 2006, lasciando all’Empoli gli onori delle armi in un’altra finale sfumata sul più bello, dopo la sconfitta nella stagione precedente per mano dell’Atalanta e sempre all’ultimo atto.

L’anno scorso, Daniele è stato promosso negli Allievi 2009-2010, artefici di una bella cavalcata nella stagione regolare. Dopo aver dato spettacolo nei sedicesimi di finale (Rimini battuto sonoramente sia 3-1 a domicilio che 4-2 al 'Monteboro'), la corsa degli 'Azzurri' si è bloccata agli ottavi contro una tosta Reggina, capace di strappare un pareggio esterno (1-1, 23 maggio 2010) prima di meritarsi l'1-0 al 'Campo S.Agata' nella settimana successiva e l'accesso tra le prime otto squadre d'Italia.

In questa stagione Rugani è diventato il capitano al centro della difesa negli Allievi Nazionali dell’Empoli, guidati in panchina da coach Martino Melis e leader nel Girone E insieme al Grosseto. La speranza dei tifosi ‘Azzurri’ è che possa crescere ulteriormente in quell’ideale ambiente per i giovani calciatori in formazione che distingue da anni la cittadina toscana, magari senza subire ulteriori “scippi” dall’estero e più precisamente dal vorace Manchester United, i cui tentacoli si stavano avventando sull’attaccante Manuel Pucciarelli (classe ’91) dopo aver già “rapito” il promettente difensore Alberto Massacci, nato nel 1993 e militante allora proprio nella formazione Allievi.


FONTE: Marco Oliva - www.generazioneditalenti.com/2011/0...i-italiani.html

http://futbolandiadreamin.blogspot.com/201...i-italiani.html

Edited by RogerTheLast - 16/8/2013, 00:17
 
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