FULL IMMERSION: Roma Primavera, - Group C -

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The D'Alex
CAT_IMG Posted on 30/4/2013, 11:00 by: The D'Alex     +1   -1




Ho buttato giù qualche riflessione sulla stagione della Roma Primavera.. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, ciao!


E’ terminata, di fatto, alle 14.31 di sabato 27 aprile la stagione della Roma primavera. Un uno-due micidiale di Gabbianelli e Colombi, al 30’ e al 31’, ha chiuso ogni discorso qualificazione alla Final Eight per i giallorossi allenati da Alberto De Rossi, mai in partita nel quarto di finale contro l’Inter. La squadra capitolina termina così, con l’unica gioia della Supercoppa Italiana conquistata a Settembre proprio contro i nerazzurri, un’annata piuttosto anonima, mai all’altezza del blasone conquistato in anni e anni di vertice nella categoria. Era dalla stagione 2009/2010, infatti, che la Roma non mancava l’ingresso nelle migliori 8 d’Italia.

La Roma dei ’93 (Caprari, Sabelli, Piscitella…) che vinse lo Scudetto nel 2011 è solo un lontano ricordo. Restano, ora, tanti prospetti di buoni giocatori ma pochi, pochissimi realmente pronti per il grande salto (compresi i due fuoriquota Carboni - difensore centrale e capitano - e Yamnaine - terzino sinistro - entrambi classe 1993).

Neanche gli innesti stranieri sono riusciti a far fare il definitivo salto di qualità a questa squadra. Claudiu Bumba (trequartista romeno classe 1994) ha mostrato nel corso della stagione sprazzi di talento autentico ma senza continuità. Nel quarto di finale contro l’Inter, De Rossi lo ha lasciato inizialmente in panchina, buttandolo nella mischia solo a risultato ormai compromesso. Male, malissimo Jonathan Lucca, intuizione di Franco Baldini. Il centrocampista brasiliano (classe 1994) è apparso davvero troppo lento e compassato per il calcio italiano. Che dire poi di quel Jonathan Alexis Ferrante (attaccante italo-argentino classe ’95) pagato ben 400mila euro lo scorso gennaio? Tanta buona volontà e agonismo dentro e fuori l’area di rigore, ma dovrà necessariamente imparare a essere più incisivo sotto rete se vorrà ripagare la fiducia riposta in lui dai dirigenti giallorossi. Completa la panoramica sugli stranieri il portiere lituano, Tomas Svedkauskas (1994). Come ha dimostrato il quarto di finale, il portiere ex Fiorentina alterna grandi interventi a pericolose leggerezze. Se acquisisce sicurezza e impara a bloccare qualche pallone in più, ne sentiremo ancora parlare.

La nota più lieta di questa stagione è rappresentata, probabilmente, da Marco Frediani (ala classe ’94), degno erede dei vari D’Alessandro, Caprari, Piscitella che qualche soddisfazione nel calcio ‘dei grandi’ se la stanno iniziando a togliere. Consacrazione rimandata, invece, per Matteo Ricci (regista classe ’94). Bene, a tratti benissimo nel dettare i tempi e dare il là alle azioni giallorosse, ma resta la sensazione che il fisico esile possa rappresentare un grave handicap nel passaggio di categoria. Menzione speciale per il suo compagno di reparto Andrea Cittadino (classe 1994): non ruba l’occhio ma il suo lo fa sempre e fa le due fasi con la stessa disinvoltura.

Detto dei singoli, l’impressione generale alla luce dei risultati e della rosa giallorossa è che questo anno di transizione rappresenti la fine di un ciclo. E’ tempo ora di ripartire, sperando in un rinnovato feeling tra tutte le parti coinvolte, dirigenti e lo stesso De Rossi, apparso quest’anno fin troppo remissivo.
 
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34 replies since 20/12/2010, 21:13   4396 views
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