| Tonelli, ecco ...l’aspirante calciatore
Il giovane difensore ha le idee chiare: «Questo lavoro è il mio sogno ma se pensassi di essere già arrivato dopo sole quattro presenze in serie B...». Una scelta importante, a dispetto della famiglia: «Sono tutti medici ma io col camice non mi vedo...»
LA VERITA’ è che con camice e bisturi proprio non ci si vedeva. E poco importa se la famiglia sembra di stare sul set di medici in prima linea. Lorenzo Tonelli preferisce fare il calciatore. Lui che ha un padre e un nonno, con tanto di zii, che lavorano tutti a Careggi. «Sono chirurghi», dice il difensore. Di fama, aggiungiamo noi. Ma questo non conta. Perchè al giocatore azzurro, una delle note più positive di questa prima parte della stagione, la vita del dottore non piaceva proprio. Beh, a giudicare da quanto si è visto sul campo si direbbe davvero che la sua strada sia tutta diversa...
«Mio padre si alza ogni mattina alle 7 — spiega lo stesso Tonelli — e prima delle 9 di sera non è a casa. Fare il medico è una vocazione, e quella non è mai stata la vita giusta per me».
Eppure in famiglia...
«La parte maschile. Mio padre, mio nonno e gli zii fanno i medici. Io avevo preferito seguire le orme di mia madre».
In che senso?
«Che mi ero iscritto all’Università di Firenze, ma alla facoltà di Legge. Mia madre è professoressa».
Dunque Tonelli è un futuro avvocato...
«Purtroppo no, perchè il calcio mi impediva di applicarmi al meglio negli studi».
Dunque hai abbandonato?
«No, assolutamente. Ho soltanto cambiato facoltà. L’anno prossimo studierò Scienze Motorie».
Non è meglio il calcio?
«Beh, sì. Ma se credessi di essere arrivato dopo 4 presenze in serie B sarei sciocco. Io spero che questo diventi presto un lavoro, ma per il momento tengo aperte anche altre strade. Questo è un mondo strano e non sai mai quello che ti può capitare».
I tuoi ti incitano?
«Sì, ma non pensano che sia ancora un calciatore ed è per questo che mi spronano nello studio. Hanno ragione».
Beh, comunque di calcio bisogna parlare: che momento è per l’Empoli?
«Siamo molto più sereni rispetto al rientro dalla sosta, perchè il pareggio col Vicenza comunque ha fatto bene. Speriamo di ritrovare la vittoria col Frosinone».
Che gara è stata quella di sabato?
«Con un pizzico di attenzione in più l’avremmo potuta vincere. Peccato».
Come giudichi la prova della difesa?
«Siamo stati un po’ disattenti in occasione del gol, ma il resto è andato bene. Il rientro di Stovini si è fatto sentire. Un giocatore come lui ci dà esperienza e sicurezza».
E la prova di Tonelli?
«Io mi sarei dato un 6 appena appena sufficiente. Mi sono piaciuto molto di più col Torino. Ma alla fine sono felice: per me quest’anno conta solo giocare il più possibile e crescere».
Tommaso Carmignani
fonte: la nazione
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