Nome e Cognome: Leonardo Spinazzola
Data di nascita: 25 Marzo 1993, Foligno
Nazionalità: Italiana
Altezza: 185 cm
Peso forma: 73 kg
Ruolo: Centrocampista laterale
Piede: destro
Squadra di appartenenza: Juventus
Numero di maglia: 17
Statistiche: Campionato Primavera 11 presenze e 5 reti
Convocazioni nazionali: Under 18, 19
La rassegna italiana più importante a livello calcistico giovanile, il Torneo di Viareggio, è terminata con la vittoria della Juventus Primavera ai danni dei pari età della Roma. Le squadre favorite sulla carta sono giunte come da pronostico sino al termine del torneo e a trionfare, a nostro avviso, è stata la squadra con la rosa più ampia e con le alternative di maggiore qualità. La squadra di Marco Baroni si può prendere il lusso di lasciare in panchina gente come: Bouy, Magnusson, Margiotta, Schiavone, Garcia, Libertazzi, Carfora e non dimentichiamo l'infortunato Ruggiero, tutta gente che giocherebbe titolare altrove. Ampiezza di organico fondamentale per la conquista di un torneo disputato in sole due settimane che prevede: fase a gironi, ottavi, quarti, semifinali e finale. Il tecnico della compagine torinese ha saputo gestire questa sua ampia rosa per tutto il torneo, alternando i suoi ragazzi in ogni gara, per poi puntare sullo stesso undici nelle battute finali. Mossa vincente che ha garantito ai bianconeri una maggiore brillantezza atletica rispetto alle altre squadre, senza contare che il livello delle loro prestazioni è cresciuto esponenzialmente di partita in partita. Questa rassegna ha portato alla luce dei diamanti grezzi da raffinare nei prossimi anni che necessitano di minuti in competizioni più importanti. Non c'è stata tantissima qualità come in altre edizioni del passato, la stragrande maggioranza delle gare sono state tiratissime, in cui hanno dominato l'onnipresente tatticismo e una solida fase difensiva. Per il prossimo futuro si annunciano dei cambiamenti che potranno giovare non solo allo spettacolo ma anche a tutto il movimento calcistico giovanile, Arrigo Sacchi dagli spalti degli stadi di Viareggio e di La Spezia ha parlato molto a tal riguardo, introducendo l'avvento di alcune riforme che per il momento si stanno prendendo in esame, a testimonianza di come qualcosa si sta muovendo nei piani alti del calcio italiano. Tornando al torneo di Viareggio e ai suoi diamanti grezzi, diversi sono i nominativi che hanno attirato le attenzioni degli addetti ai lavori. Valerio Verre della Roma si è confermato un ragazzo di gran talento e di sicuro rendimento, già pronto a calcare i campi di serie A, Gaetano Monachello del Parma ha impressionato per le sue qualità da bomber vero e Stefano Beltrame ha confermato quel suo potenziale, non ancora espresso al massimo. Personalmente vorrei aprire una piccola parentesi sui protagonisti delle squadre straniere, alcuni dei quali sono passati in sordina a causa dell'eliminazione precoce delle proprie formazioni. Mi ha colpito molto il roccioso difensore centrale Jose Agnaldo Dos Santos del Gremio Osasco ad esempio che ha fatto intravedere ottime qualità tecniche, non solo come marcatore sempre pulito e ordinato ma anche come leader del pacchetto arretrato della propria compagine, oppure il trequartista brevilineo dai piedi buoni Jamshid Mahmud Iskanderov del Pakhtakor o ancora i fratelli Jorge e Ariel Benitez del Guaranì che tanto hanno fatto penare la vincitrice nei quarti, rispettivamente attaccante e terzino sinistro. Ragazzi che militano in compagini estere molto modeste che dovranno faticare alquanto per ambire a traguardi di rilievo e che sicuramente meriterebbero almeno un provino. I premi individuali del torneo sono stati assegnati ai protagonisti delle formazioni che sono arrivate sino in fondo, un nome su tutti è sicuramente quello del Golden Boy Leonardo Spinazzola, premiato come migliore giocatore del torneo grazie alle sue ottime prestazioni fornite in particolar modo nella semifinale e nella finale. Per amor di cronaca il ragazzo per l'intero torneo ha stentato parecchio ma nelle ultime due gare è stato un autentico uragano capace di travolgere con le sue scorribande il Parma e la Roma. Devastante è stata a dir poco l'azione personale che ha consentito al suo compagno Beltrame di realizzare l'uno a zero momentaneo nella finale; il nativo di Foligno è partito da dietro il centrocampo, in una progressione irresistibile che lo ha condotto dopo un sombrero ai danni di un avversario sino all'area di rigore romana, dove ha servito al centro dell'aria un facile pallone al compagno che si è ritrovato dinnanzi alla porta. Ancora più deliziosa poi, l'azione del due a zero firmato da Padovan che ha visto ancora una volta protagonista il Golden Boy che se n'è andato in progressione per via centrale, dove una volta raggiunto il limite dell'aria di rigore ha messo a sedere un avversario con un delizioso doppio passo per poi lasciar partire un intelligente assist, non prima di aver attirato su di sé tutte le attenzioni dei difensori giallorossi che nel mentre hanno lasciato liberissimo l'attaccante numero sedici che ha bucato facilmente la porta di Pigliacelli. Un finale di torneo da incorniciare e da cui ripartire per il proseguo della stagione e della sua carriera. Leonardo Spinazzola è un centrocampista di fascia, classe 93, approdato nell'estate del 2010 nella Juventus dal Siena, assieme agli ex compagni Giannetti e Buchel. Il cartellino del ragazzo è ancora di proprietà del Siena ma la Juventus vanta il diritto del riscatto a fine anno della metà. Il suo ruolo naturale è quello di centrocampista destro ma si adatta con estrema facilità anche sulla corsia di sinistra, tatticamente lo si può schierare in qualsiasi posizione avanzata del campo anche come seconda punta molto mobile. E' molto dotato a livello tecnico e si esalta negli spazi dove si invola palla al piede. Ha una discreta visione di gioco, sa tener palla mantenendo la testa alta il che favorisce le sue qualità di assist man ma la sua peculiarità è proprio la progressione con la palla incollata ai piedi. Guai a farlo partire e a concedergli anche mezzo metro. Sa calciare con entrambi i piedi e cosa ancora più importante, visto il suo ruolo di laterale, sa fornire passaggi di qualità ai propri compagni anche con il piede sulla carta più debole. E' un esterno di centrocampo molto portato a spaccare le difese con le sue incursioni, data la sua abilità palla al piede ma saggiamente le alterna a scorribande che lo conducono su tutta la fascia di competenza anche sino al fondo da cui fa partire i suoi cross. Il suo tallone d'Achille è la continuità, come la maggior parte dei talenti non riesce a fornire sempre prestazioni di ugual livello, ecco perché come dicevo in precedenza il ragazzo dovrebbe partire proprio dalle sue ultime prestazioni del torneo di Viareggio, per proseguire nella sua carriera su quella falsa riga. La stoffa c'è, il tempo è dalla sua parte, il difficile arriverà dalla prossima stagione in cui presumibilmente il DS Marotta gli cercherà una sistemazione adatta per trovare maggiore spazio e giocare con continuità, a costo di scendere anche di due categorie. Oggigiorno è sempre più difficile imporsi nelle formazioni italiane, soprattutto per un ragazzo che proviene dalle giovanili che magari giunge in un altra squadra con la formula del prestito secco, gli spazi per una mera questione economica si riducono e non essere continui può rappresentare un handicap non da poco. Sicuramente la squadra che detiene il cartellino, quindi la Juventus deve saperlo cedere con intelligenza e non di certo al primo che si farà avanti e dovrà farlo con la giusta formula che invogli la squadra interessata a schierarlo. Leonardo è riuscito a trovare la giusta alchimia con i suoi compagni, nelle ultime gare, l'intesa con l'attaccante Beltrame è cresciuta parecchio e le sortite più pericolose nascono proprio da quest'ultimo che saggiamente sa innescare sia il Golden Boy che De Silvestro. Mister Baroni apprezza parecchio la duttilità di Spinazzola nel sapersi adattare anche sul lato sinistro, espediente in cui è altrettanto abile il suo pari ruolo ruolo De Silvestro, con cui spesso e volentieri a partita in corsa si invertono di fascia, affinché le difese avversarie non prendano le giuste contromisure. L'esser diventato un ingranaggio importante e funzionante della propria squadra non può che portare benefici a questo ragazzo che nell'immediato futuro vedrei bene in diverse squadre italiane che giocano sulle fasce e magari anche nella nazionale che necessita di uomini di qualità in quella zona del campo. Non lo voglio paragonare a nessun calciatore del passato, anche perché sia per struttura fisica che per qualità lo trovo unico nel suo genere. Mister Conte ha modificato il proprio modulo di gioco ma se dovesse ritornare al suo famoso 4 – 2 – 4 sa che può contare anche sull'apporto del terribile Spinazzola.
fonte:Gianluca Castagna
http://www.generazioneditalenti.com/2012/0...993-italia.html
