Una formazione capace di dare spettacolo, molto offensiva, ma capace anche di ripiegarsi velocemente su sè stessa... Premettendo che la formazione perfetta non esiste, neppure quel Barça tanto rimirato dai giornalisti lo è, provo a buttare giù qualcosa.
FORMAZIONE DI PARTENZA:
Ho immaginato una formazione disposta in un "classico" 4-1-4-1, capace di fare del gioco palla in profondità la propria caratteristica migliore.
Partendo dai pali, la scelta ricade su
Begovic, non tanto per qualità, sebbene il bosniaco sia più che discreto, ma più per simpatia nei confronti dell'estremo difensore dello Stoke.
Davanti a lui piazzo una coppia centrale piuttosto interessante: la capacità di
Howedess di partire in spericolanti, ma importantissimi, coast to coast lo rendono un difensore che prenderei in ogni squadra: è inoltre più che ottimo in fase difensiva, e potrebbe impostare il gioco sin dalle retrovie. Rimanendo in tema di piedi buoni, o almeno discreti, ci mettiamo un altro mio pupillo:
Lovren non solo è, per me, tra i migliori difensori in avvenire, ma anche in fase offensiva i suoi 188 cm possono farsi sentire. Non male il croato accanti a Benedikt.
Terzini: ruolo importantissimo, specie quando si tratterà di attaccare, a pieno organico, gli avversari. Quasi un'ala alla Coentrao, più dotato in fase di spinta che in quella difensiva: se sulla sinistra
Tabanou è, per vari motivi, una scelta piuttosto ovvia, sulla destra,non amando Uchida nè Van der Wiel, , considerando Danilo sprecato, Isla ovvio e l'arretramento Susaeta folle, ci metto il caro
Coleman, mille polmoni e un passato, non lontano, proprio da terzino nel Blackpool.
Ditemi un nome di un centrocampista forte fisicamente, dai piedi buoni, capace di giocare anche in mezzo alla difesa.
Capoue? Bene, lui sarà il nostro mediano. E con lui ci vogliamo mettere un centrocampista capace di impostare l'azione, ma anche di segnare sfuttando i propri inserimenti? Certo, e
Rakitic, che risponde a questo identikit, è l'altro nome in questo scacchiere. Ora il terzo centrocampista, anzi, il trequartista, perchè questo farà in fase offensiva: deve accendere la squadra, deve saper calciare le punizioni, ma soprattutto deve saper vedere la profondità come nessun altro, abilità essenziale per ricoprire quel ruolo: con buona pace di Riquelme, fenomenale, ma ormai anzianotto, ci metto "El Mago"
Valdivia: tanto straordinario nel mettere in porta i compagni quanto idiota, passatemi il termine, da non aver sfruttato le opportunità avute in Spagna e Svizzera. Ma se gira lui, lo spettacolo è assicurato.
Ora i due esterni, anzi le due ali: a sinistra
Perisic è pronto per unire alla tecnica anche le qualità fisiche per fare su è giù sulla fascia per 90'. I suoi tiri dalla distanza possono fare la differenza, i suoi tagli dalle fasce anche. A destra il buon "vecchio"
Reus è pronto per fare il salto di qualità e abbandonare il Monchengladbach. La punta centrale sarà il piccolo, ma straordinariamente costante
Nolito, che già al Barça ha ricoperto il ruolo di finta prima punta.
Ora la fase offensiva: si basa, essenzialmente, sul "folle" 3-3-1-3 del Cile bielsano che però ha dato spettacolo nelle qualificazioni a Sud Africa 2010 e agli stessi Mondiali.
Howedess e Lovren dovranno allargarsi per occupare il centrodestra e centrosinistra della difesa, mentre Capoue dovrà abbassarsi, facendo il vero e proprio centrale difensivo. I tre dovranno giocare molto alti, mandando in fuorigioco gli avversari qualora partissero in contropiede. Il terzino opposto alla fascia su cui si sviluppa l'azione dovrà alzare di molto la propria posizione, quasi facendo l'ala aggiunta. Il centrocampista centrale dovrà agire sulla linea mediana, pronto però a supportare l'azione offensiva buttandosi negli spazi che si potrebbero creare. A Valdivia il compito di illuminare l'azione, verticalizzando per uno dei tre attaccanti, che agiranno sul filo del fuorigioco, oppure allargando il gioco sulle fasce per Perisic o Reus che dovranno mettere Nolito o un centrocampista o il compagno dalla parte opposta in grado di concludere, senza difficoltà, a rete.