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Descrizione:
Júlio César Soares Espíndola, noto più semplicemente come Júlio César (Rio de Janeiro, 3 settembre 1979), è un calciatore brasiliano che ricopre il ruolo di portiere nell'Inter e nella Nazionale brasiliana.
È considerato uno dei portieri più forti al mondo.
Caratteristiche tecniche
Dotato di incredibile esplosività, Julio Cèsar compensa la sua statura non imponente con una potenza fisica notevole. Grandi riflessi, ottimo nelle uscite e sopratutto dotato di un fulmineo e straordinario colpo di reni, è velocissimo nel tuffarsi, il suo punto debole sono i calci di punizione dal limite dell'area, dai quali in questi anni ha subito parecchi gol da tiratori illustri: Alex Del Piero in Inter-Juventus, Andrea Pirlo in Inter-Milan, Francesco Totti in Inter-Roma, David Villa in Inter-Valencia. Un'altra sua caratteristica è l'abilità con i piedi. Spesso, durante l'intervallo, delizia i tifosi interisti presenti allo stadio con palleggi e numeri calcistici di abilità. In partita si avventura spesso in pericolosi dribbling fuori area (come durante Inter-Roma del 27 febbraio 2008, dove evitò con eleganza Vucinic), creando qualche apprensione sugli spalti, come al San Paolo di Napoli quando nell'uscita permise a Marcelo Zalayeta di siglare l'1-0 che permise al Napoli di battere l'Inter. Nella stessa partita però si riscattò e fu il migliore in campo nonostante l'errore, parando anche un rigore allo stesso Zalayeta.
Negli ultimi due anni si è inoltre conquistato la fama di para-rigori, neutralizzandone due di fila contro l'Ascoli e contro il Siena nel campionato 2006/2007. Nonostante alcuni errori, in questi anni all'Inter è migliorato molto ed ha permesso ai nerazzurri di vincere lo scudetto 2006-2007 e 2007-2008. Ad agosto 2008 vince anche la Supercoppa italiana.
Carriera
Club
Ha giocato sei anni nel Flamengo (tra il '99 e il 2005), nota squadra brasiliana, mettendo in mostra le sua doti e dando prova di essere uno dei migliori portieri della sua nazione.
Nel gennaio 2005 è stato scoperto da Roberto Mancini e acquistato dall'Inter, che lo ha prima "parcheggiato" a Verona nel Chievo, per richiamarlo poi nella stagione successiva. Nei suoi 6 mesi al Chievo, però, non ha mai avuto la possibilità di dimostrare il suo valore, perché l'allenatore lo lasciò sempre in panchina. All'inizio della nuova stagione (2005/2006), aperta con la vittoria della sua squadra in Supercoppa Italiana, si è conquistato duramente un posto da titolare a spese di Francesco Toldo, suo attuale sostituto. Nel corso della stessa stagione ha, comunque, alternato il posto in squadra con il collega, vincendo una coppa Italia.
Nella stagione 2006/2007, dopo alcune iniziali incertezze, ha conquistato stabilmente e definitivamente il posto da titolare dimostrandosi un portiere di grande livello riuscendo a parare due rigori consecutivamente contro l'Ascoli e contro il Siena e dando sicurezza alla squadra nel corso dell'intera stagione, vincendo lo scudetto.
La stagione 2007/08 inizia male, infatti viene espulso alla prima di campionato, ma ciò non ne pregiudica il posto da titolare, diventando uno dei pilastri dell'Inter scudettata per la 16esima volta. Il 25 agosto 2008 vince la Supercoppa italiana battendo la Roma per 8-7 dopo i tiri di rigore durante i quali para calcio di rigore a Juan, che risulterà poi essere decisivo.
Nazionale
Nel 2003 è diventanto il vice del primo portiere Dida. Era infatti tra i convocati per la Confederations Cup 2003, il Brasile non andò oltre i gironi e Julio Cesar non giocò nessuna partita in questa competizione. In assenza di Dida, nel 2004 ha giocato da titolare tutte le partite della Copa América, finale compresa, vincendo con la squadra il torneo ai calci di rigore, parandone due. È stato tra i convocati anche per i Mondiali di Germania 2006, dove il Brasile si è fermato ai quarti, ma come terzo portiere alle spalle di Dida e Rogerio Ceni.
Attualmente è diventato il portiere titolare della sua nazionale, viste anche le eccellenti prestazioni con la sua squadra di club.
Fonte:
http://it.wikipedia.org/wiki/Júlio_César_Soares_EspíndolaVideo: