Mario Pugliese

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JoshuaMiles
CAT_IMG Posted on 23/3/2012, 15:39     +1   -1




Nome e Cognome: Mario Pugliese
Data di nascita: Torre del Greco (NA), 26 Marzo 1996
Nazionalità: italiana
Altezza: 178 cm
Peso forma: 65kg
Ruolo: centrocampista
Piede: destro
Squadra di appartenenza: Atalanta
Numero di maglia: 6
Statistiche: Campionato Allievi Nazionali: 16 presenze 1 rete
Convocazioni nazionali: Under 16, Under17
Procuratore: Dario Paolillo

[...] Voglio parlarvi di Mario Pugliese, detto Ryan dagli amici, centrocampista centrale dell'Atalanta, classe 96 che milita nella formazione Allievi Nazionali momentaneamente posizionata al nono posto del girone B. Il suo nome è una costante nelle convocazioni dell'under 16 di Zoratto di cui è diventato una colonna portante a testimonianza di come prepotentemente questo ragazzo voglia emergere. E' un centrocampista moderno, piuttosto completo che nello scacchiere tattico può essere schierato sia come interno che come mezzala e all'occorrenza anche come vertice basso. E' un brevilineo, tenendo sempre presente che stiamo parlando di un ragazzo di 15 anni che dal punto di vista fisico può ancora crescere, dotato di una buona visione di gioco, di una discreta tecnica e di tanta grinta. Mario è un mediano che come si usa dire in gergo “morde le caviglie all'avversario”, un duro con l'espressione simpatica che conquista palloni in modo tale da far ripartire immediatamente la manovra d'attacco della propria squadra. Sa offrire un ottimo apporto sia in fase di distruzione del gioco avversario che in fase di costruzione e inoltre è in possesso di un buon dribbling che sfoggia con sicurezza anche al centro del campo. L'aspetto che colpisce di più, infatti, è la sicurezza che mostra nei propri mezzi e di come, nonostante la giovanissima età, sappia muoversi sul rettangolo verde di già come un veterano. Assieme al suo compagno di squadra Giuseppe Ungaro formano una coppia di centrocampo ben assortita, i due ragazzi si completano perfettamente a vicenda, quest'ultimo è più regista mentre il nostro Mario è più un mediano dai piedi buoni che sa anche proporsi in avanti, sfruttando gli spazi che l'attacco sa aprire per gli inserimenti. Insieme formano la coppia di centrocampo meglio assortita della categoria e difficilmente non si confermeranno anche nel prossimo futuro. Chiacchierandoci mi ha colpito molto una sua risposta: “io studio Roy Keane”,

replica che in tutta onestà non mi attendevo per nulla, ero già pronto ad appuntarmi il nome di Xavi, Iniesta, Lampard, Cambiasso, tutt'al più Hamsik ma sono rimasto davvero molto colpito e se un ragazzo vuole somigliare a uno dei mediani più duri che ci siano mai stati, vuol dire che non è uno qualunque. Non credo a tal proposito che Mario sia una scommessa da verificare negli anni successivi, francamente lo considero una realtà nel panorama del nostro calcio giovanile che fa parte del grande progetto Atalanta. Società seria, competente e capace soprattutto con i giovani che sa preparare perfettamente sotto ogni aspetto. Mario, inoltre, possiede margini di miglioramento incredibili che andranno di pari passo con la sua crescita fisica di cui vi accennavo poco prima e dal punto di vista caratteriale si presenta come un ragazzo spigliato, da buon partenopeo, umile e che ha le idee ben chiareIl resto della sua storia ve la farò raccontare direttamente dalla sua voce, attraverso l'intervista che gentilmente ci ha concesso.
Ciao Mario da Generazione di Talenti, innanzitutto vorremmo che ci parlassi un po' di te sia come ragazzo che come centrocampista centrale dell'Atalanta.

Ciao Gianluca ! Beh che posso dirti... sono un ragazzo normalissimo, con i timori e le incertezze di tutti i quindicenni. Vivo la quotidianità dedicandomi totalmente alla mia più grande passione che ben conosci, affrontando spero con dignità tutti i sacrifici necessari per rincorrere il mio sogno, senza trascurare i valori e gli insegnamenti della mia famiglia. Cerco di non trascurare nulla e soprattutto di non portarmi dietro rimpianti. Sono felice della mia vita, nonostante sia lontano dai miei, in un certo senso ho scelto io tutto ciò e non mi pento assolutamente. Sulla mia posizione in campo invece, ossia il centrocampista, posso dirti che è un ruolo che mi affascina tantissimo. Sei sempre nel cuore del gioco e dell'azione e ogni tua decisione in un qualsiasi momento può rivelarsi importante per le sorti della gara. Bisogna combattere quando c'è da combattere ma allo stesso tempo bisogna essere abbastanza intelligenti e intuitivi in fase di impostazione, per tutto questo lo reputo un ruolo fulcro di ogni squadra ed non ti nascondo di essere fiero di ricoprirlo.

Abbiamo avuto modo di vederti in più di un'occasione quest'anno e vorremmo che ci dicessi tu, in quali aspetti che possono essere tecnici, tattici o caratteriali devi migliorare.

Sono convinto che nel calcio, soprattutto al mio livello, bisogna sempre migliorare in tutti gli aspetti, io in particolare vorrei compiere ulteriori miglioramenti tecnici, è un mio cruccio a cui sto lavorando con tanta dedizione. Sto affinando il controllo, i miei lanci e soprattutto la sensibilità del mio piede sinistro.

Sei di origini campane, da quanti anni vivi lontano da casa ? Molti ragazzi del meridione sono costretti a spostarsi dalle proprie case per poter raggiungere i propri sogni. Per tutti coloro che come te aspirano a divenire un calciatore, ci racconteresti dei tuoi primi periodi e di come hai vissuto la distanza dai tuoi affetti e cosa o chi ti aiutato in questi anni?

Sono cresciuto a Torre del Greco dove ho giocato per qualche anno nella società del Fc Oliviero, in seguito, quando avevo sette anni, per motivi famigliari ci siamo trasferiti a Borgomanero in provincia di Novara dove ho incominciato a giocare nell 'AS Arona 1920. Ho militato nella formazione bianco celeste per un totale di quattro stagioni dal 2004 al 2008 prima di approdare alla GS Soccer Boys, dove sono stato dal 2008 al 2010, anno in cui sono approdato all'Atalanta dove vivo in convitto da due anni. Detto questo mi va di precisare che mi sento un ragazzo del sud a tutti gli effetti .La lontananza in questi ultimi due anni dalla mia famiglia all'inizio ad essere onesti si è fatta sentire parecchio, non è stato per nulla semplice far a meno di loro e dei miei amici ma è stata una mia scelta, con cui ho dovuto convivere. Tutto sommato come ti dicevo sono felice dal primo giorno, anche se le difficoltà sono tante, fortunatamente vivendo in convitto ho la fortuna di convivere con tanti ragazzi che vivono la mia stessa situazione e tra di noi ci diamo forza nei momenti difficili.

Bergamo è una realtà completamente differente rispetto a quella di Torre del Greco, ti manca la passione dei campani e quali sono le qualità che più ti hanno colpito dei bergamaschi ?

La passione e la felicità dei campani devo ammettere che mi manca molto, dei bergamaschi la cosa che mi ha colpito di più, è il loro spirito da “guerriero”, non mollano mai ed è un grande pregio.

Ti hanno mai preso in giro, seppur simpaticamente, per le tue origini meridionali?

Si lo fanno, anche piuttosto spesso ma sinceramente non sono una persona che se la prende, so stare allo scherzo e poi come ti dicevo sono fiero delle mie origini.

La vita dell'aspirante calciatore è piena di sacrifici, oppure ti reputi un privilegiato ?
La vita dell'aspirante calciatore è piena di sacrifici e di impegni, ma per me tutto questo non è assolutamente un peso, di certo non viviamo una vita piena di divertimento, ma viviamo una vita piena di emozioni e di esperienze che altri ragazzi non hanno la fortuna di fare.

Passiamo al calcio giocato, abbiamo avuto modo di seguirti al Trofeo Città d'Arco dove la corsa della tua squadra verso la finale è stata interrotta dal Napoli, cosa è successo in quella gara ? Come ti spieghi la sterilità del vostro attacco in quell'occasione ?

Credo che sotto il profilo della prestazione siamo stati nettamente superiori al Napoli, abbiamo avuto poca fortuna sciupato molteplici occasioni da gol, poi ai rigori è tutta una lotteria ed è andata come è andata.

Fai parte di uno dei settori giovanili più floridi di tutta Italia, ci parleresti dei segreti che hai carpito di questa società ?

In questa società l'umiltà e il lavoro costante sono alla base di tutto e sono fondamentali a mio avviso per la formazione di noi ragazzi. Purtroppo i risultati non stanno premiando i nostri sforzi ma francamente le nostre prestazioni sono molto positive ed è questo ciò che conta.

Quali sono i maestri che ti hanno dato di più in questi anni, sia sotto il profilo umano che tecnico ?

Ogni mister che ho avuto si è rivelato un maestro per me e da ognuno di loro ho imparato cose diverse e molto importanti, in particolare mi sento di dover menzionare il mister di quest'anno, Beppe Butti, che ho avuto la fortuna di avere già dallo scorso anno. Non solo è un ottimo tecnico ma anche un gran uomo molto portato per l'insegnamento. All'interno della società dell'Atalanta ci sono molte persone che per noi ragazzi rappresentano un esempio positivo da cui prendere spunto.

Qual è il calciatore a cui ti ispiri ? E cosa fai di concreto per avvicinarti a lui ?

Il giocatore a cui mi ispiro è Roy Keane, di concreto per arrivare ai suoi livelli c'è poco da fare, bisogna lavorare costantemente e cercare di fare sempre meglio.

Quali sono i tuoi sogni e i tuoi obiettivi ?

Sinceramente io ho due sogni e sono convinto che le due cose sono collegate tra loro. Vorrei diventare un calciatore, ma allo stesso tempo vorrei diventare un uomo vero. Il mio obbiettivo principale è quello di esordire in serie A nel minor tempo possibile



E' contemplato un fallimento riguardo il tuo sogno primario, oppure credi che in futuro dovrai crearti un'alternativa per la tua carriera lavorativa ?

Bisogna sempre avere un piano B ed è per questo che reputo importante la scuola.

Qual è il tuo rapporto con il tuo procuratore ? Vorremmo che ci spiegassi come un procuratore possa essere importante per un ragazzo di quindici anni.

Avere un procuratore alla mia età sinceramente non è molto importante almeno nell'immediato, non voglio assolutamente svilire la sua figura sia chiaro ma sono consapevole anche del fatto che con il passare del tempo diventa fondamentale per la carriera di un calciatore. Fortunatamente ho al mio fianco delle persone disponibili e molto brave nel loro lavoro, la scelta di avere un procuratore a quest'età è basata sul fatto che quando ci saranno da fare delle scelte, voglio avere delle persone di cui mi fido e che conosco al mio fianco e non il primo che capita

Sei una colonna portante della nazionale under 16 di Zoratto. Vestire la maglia azzurra è un onore o un impiccio ?

Credo che per nessuno indossare la maglia della nazionale sia un impiccio, per me è un grandissimo onore, anche perché quando indossi quella maglietta le sensazioni che si provano sono uniche e impossibili da descrivere. La cosa fondamentale è che per averla devi guadagnarla perché nessuno regala niente.

Trovi che le altri nazionali che hai affrontato siano superiori ? E se si, cosa hanno in più o in meno rispetto a voi altri ?
Con la nazionale ho avuto la fortuna di giocare contro squadre del calibro di Francia e Olanda che credo siano tra le cinque squadre più forti d'Europa, non abbiamo niente in meno a queste squadre anzi possiamo giocarcela benissimo, ho una visione molto positiva in ciò devo ammettere, il nostro è un gruppo umile e ha fame e voglia di far vedere quanto vale.

Siamo giunti alle battute conclusive di questa nostra chiacchierata, Mario sinceramente con quale maglia ti vedi in futuro ?

Essendo un napoletano, il mio sogno è indossare la maglia del Napoli

Se potessi scegliere in quale campionato ti piacerebbe giocare ?

Il mio sogno è giocare in Inghilterra nella Premier League

Prima di salutarci, raccontaci come è andata l'ultima gara di campionato e il gol più bello che hai segnato nella tua carriera.

Domenica abbiamo giocato contro l'Hellas Verona e abbiamo pareggiato 1 a 1. La squadra non era al completo perchè mancava Barlocco che è stato convocato per la seconda fase dell'europeo under 17, l'Hellas è una squadra molto grintosa e con molta voglia, io ho fatto una discreta partita. Durante il primo tempo ero sottotono, non ero entrato in partita ma nel secondo ho fatto bene e fortunatamente sono andato anche a segno. Il gol più bello è quello che farò, spero (sorride).

Qual è il tuo approccio alla gara e come ti poni nei riguardi dei tuoi avversari ?

Le partite sono abituato a prepararle il giorno prima, nel senso che provo a immaginare tutte le situazioni di gioco in cui potrei trovarmi. Nei confronti dei miei avversari rispetto tutti ma non ho paura di nessuno e credo che non bisogna averne mai perché alla fine è solo una partita di calcio.

Questa è l'ultima domanda, promesso ! Vesti i panni del talent scout per un secondo e indicaci un avversario o una squadra che ti ha particolarmente impressionato.
Come squadra non ce n'è stata una in particolare, sono tutte ottime squadre, il giocatore che mi ha più impressionato è Axel Gulin della Fiorentina.

Queste sono le parole di Mario Pugliese, un ragazzo di quindici anni, ormai prossimo ai sedici fra tre giorni esatti, a cui da parte di Generazione di Talenti auguro tutta la fortuna possibile per una splendida carriera magari proprio nel Napoli.

articolo intero e fonte: www.generazioneditalenti.com/2012/0...996-italia.html


altro articolo su Tutto Nazionali (Carriera in Nazionale: www.tuttonazionali.com/?action=read&idnotizia=2074

Edited by JoshuaMiles - 1/10/2013, 22:30
 
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Emanu GT Forum e Blog
CAT_IMG Posted on 25/1/2013, 16:57     +1   -1




gran talento, ottima prestazione contro la Spagna U17, uno dei migliori in campo della compagine Azzurrina...

Capitan SuperMario, portaci al Mondiale!!!
 
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Emanu GT Forum e Blog
CAT_IMG Posted on 8/5/2013, 19:35     +1   -1




CITAZIONE (Emanu GT Forum e Blog @ 25/1/2013, 17:57) 
Capitan SuperMario, portaci al Mondiale!!!

il nostro sogno si è realizzato proprio oggi... Un gol di Mario Pugliese ha qualificato la Nazionale U17 al Mondiale che si disputerà negli Emirati Arabi Uniti ... (anche se è vice-capitano)
 
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CAT_IMG Posted on 17/5/2014, 11:57     +1   -1
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Da tenerlo d'occhio, pare un talento sul serio...
 
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nicomassa95
CAT_IMG Posted on 17/5/2014, 18:22     +1   -1




Sicuramente tra i migliori dell'U18, ma per definirlo un vero talento manca qualcosa ... Non mi sembra abbastanza estroso e troppo impreciso nei passaggi, oltre che un po' piccoletto di fisico. Lo trovo comunque ottimo in fase d'interdizione, se dovessi fare un paragone (forzato) direi che è un misto tra Allan e Allen, però con una capacità di attaccare diversa da entrambi

Ecco un video che secondo me fa capire molto bene che tipo di giocatore è (solitamente si vedono solo i lati migliori decontestualizzati, da qui emerge lo stesso che dalle partite)
www.youtube.com/watch?v=nglauGeAFrA
 
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4 replies since 23/3/2012, 15:39   1249 views
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